Tre punti per la classifica
Flavio Bacile
Vince il Toro fuori casa, e sono tre, contro una bella Nocerina, in una partita dai due volti, meglio i granata nel primo tempo, meglio la squadra di Autieri nella ripresa. Una partita che poteva tranquillamente finire in pareggio, giocata su alti ritmi, senza attimi di stanca, con i granata che hanno messo sul campo una maggiore supremazia tecnica, sfruttando gli errori della retroguardia umbra nel migliore dei modi. Segnano i due attaccanti partiti titolari, una rarità e non solo per il Toro, con Ebagua, ed Antenucci che però non finiscono alla fine tra i migliori in campo, nonostante i gol. Antenucci, mi è sembrato, spesso isolato dal gioco, ma era la sua prima da titolare e degli attaccanti è quello che ha giocato meno, ed Ebagua era il lontano parente di quello visto contro il Brescia, e prima del gol sembrava il maggior indiziato a cedere il posto ad un compagno.
Sugli scudi, e non è la prima volta quest’anno, Manuel Iori, centrocampista arrivato forse in sordina, o almeno senza squilli di tromba, giocatore tra le tante, cercato da tre anni dai granata, che non solo, oggi come oggi, convince, ma risulta determinate per il gioco di Ventura. È lui, infatti, che detta il ritmo partita, sempre lui che trova gli attaccanti con assist improvvisi, ed ancora lui che si propone come primo incontrista. Cappa e spada, quando serve, fioretto quando meno te lo aspetti. Insomma questo Iori è proprio un gran bel giocatore con un’ottima visione di gioco, ha corsa, cosa che non guasta mai in un metronomo, ha grinta e carattere, raramente, infatti, tira indietro la gamba, ha, come si diceva una volta il tempo della partita, ed i compagni spesso si affidano a lui nei momenti topici del match. Positiva anche la partita di Stevanovic, un giocatore ritrovato alla causa dopo un semestre di purgatorio in Canada. Per la verità, il serbo era partito in sordina, ha faticato non poco per entrare in partita, spesso era dietro la linea della difesa, o in ritardo sul movimento offensivo. Ha chiuso invece in bellezza, buona posizione in campo, ottima personalità, ed una assist al bacio che Ebagua ha solo dovuto buttare dentro.
Quanto alla difesa, ennesima prova di solidità, quarta partita senza subire un gol su azione, in un crescendo che però fatica a raggiungere il top. Sembra, infatti, che qualcosa di meglio si possa fare, ad esempio evitare falli inutili vicino all’area dei rigore sarebbe positivo, come giocare certi palloni in un modo più facile, senza in pratica complicarsi da soli la vita, ed evitare alcuni alleggerimenti al proprio portiere, specialmente in alcune fasi della partita che proprio non lo richiedono. Alla fine, siamo alla sesta di campionato, tante cose possono essere corrette e perfezionate, ci vuole un pochino di pazienza ed un briciolo di fortuna.
Tre punti, quelli presi a Nocera, che ora come ora possono dire poco, che però proiettano il Toro nelle zone altissime della classifica, nell’attesa che Sampdoria-Torino, ennesima partita fuori casa, possa chiarire ulteriormente, se la squadra di Ventura può imporre al campionato il proprio ritmo.