Tra mercato e campionato: la sfida è conservare il settimo posto

L’affaire D’Ambrosio tiene in scacco il mercato della società granata. Per la gara con la Fiorentina in dubbio Immobile, ma anche El Kaddouri e Farnerud non sono al cento per cento della forma.
11.01.2014 12:22 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Tra mercato e campionato: la sfida è conservare il settimo posto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Le partite non si giocano solo in campo, prima c’è sempre un prologo che si svolge fra le stanze societarie e i luoghi del calciomercato, infatti è proprio nelle stanze chiuse che si prendono le decisioni che inevitabilmente influenzeranno ciò che accadrà sul prato verde. In estate il Torino era stato costruito in modo equilibrato e le scelte effettuate hanno portato a risultati forse persino superiori alle più ottimistiche attese, però il calendario dice che il percorso da compiere è ancora lungo, si deve disputare l’ultima giornata del girone d’andata. I venticinque punti conquistati dal Torino sono un bottino buono, ma non ancora sufficiente a far classificare la stagione come positiva. La sfida più impegnativa è quella di continuare ad accumulare punti in modo da ritrovarsi il diciotto maggio sera senza rimpianti: avevamo iniziato bene e poi alla lunga si è raccolto meno di quello che si è seminato.

 

Non è cosa da poco conservare il settimo posto o comunque una posizione che si aggiri in quei paraggi e che non sia al di sotto del dodicesimo piazzamento, ma non conta solo la posizione perché anche i punti conquistati contribuiscono a formare la valutazione finale. Infatti un conto è arrivare dodicesimi ed avere un notevole distacco dal tredicesimo classificato tutto un altro è arrivare, tanto per dire, ottavi e ritrovarsi ammassati con un gran numero di squadre con una differenza di pochissimi punti e un distacco numerico non particolarmente elevato da chi fino all’ultimo istante ha lottato per non retrocedere. Quindi l’attuale organico del Torino deve continuare a produrre e anche a migliorare il gioco che con impegno e fatica ha fin qui fatto vedere e la società deve agire sul mercato per dare a Ventura uomini giusti in modo da avere alternative valide e magari di prospettiva e non solo giocatori che verranno utilizzati perché non se ne può fare a meno, visto che di meglio non si dispone.

 

Tachtsidis rientra fra gli innesti oculati, però quella che ormai può essere definita la “telenovela” D’Ambrosio rischia di far perdere tempo e di compromettere il mercato della società granata. Il giocatore in questo periodo, pur stando bene ed essendo in forma, non viene utilizzato per una sorta di “punizione” poiché non ha rinnovato il contratto e a questo si aggiunge che il Torino non è disposto a cederlo se in cambio non riceve o una cifra adeguata al valore del calciatore o contropartite tecniche utili. Per carità il Torino ha tutte le ragioni di non rimetterci e il direttore sportivo Petrachi fa benissimo a sottolineare pubblicamente che “non è intenzionato ad accettare in cambio giocatori che non rientrano nel progetto tecnico”, però allora la società granata faccia un ulteriore passo avanti e sistemi l’organico, a prescindere da D’Ambrosio, così dimostrerà a tutti che gli obiettivi e la programmazione sono il fulcro di tutto, starà poi a Ventura e ai giocatori in campo ottenere i risultati per cui sono pagati.

 

Già domani all’ora di pranzo con la Fiorentina la squadra granata dovrà far di tutto per lasciarsi alle spalle la sconfitta con il Parma e i punti, o almeno il punto, gettati alle ortiche, senza nulla togliere ai meriti dei ducali. Sicuramente Ventura dovrà fare i conti con gli acciacchi di Immobile e El Kaddouri che, se anche convocati e mandati in campo, non potranno essere al cento per ceno, così come Farnerud che però rispetto agli altri due è quello che vanta la condizione migliore. Indubbiamente la Fiorentina anche se priva di Rossi e Gomez è una squadra qualitativamente parecchio superiore a quella granata, però questa partita deve essere affrontata con la giusta determinazione e concentrazione e deve essere un esame per chi eventualmente sarà chiamato a sostituire i titolari, se farà bene e dimostrerà di essere utile alla causa granata deve essere confermato, se non riuscirà a rappresentare una valida alternativa allora la società senza indugi, approfittando della sessione di calciomercato, lo ceda. E’ inutile tenere giocatori che per motivi vari quando sono chiamati in causa non rendono a sufficienza, i punti si conquistano e il settimo posto si mantiene se si dispone di uomini adatti e idoneii.