Toro, Storia di Presidenti: Ferruccio Novo e il Grande Torino
Di presidenti nella storia del Torino se ne sono succeduti tanti, uno solo di questi ha avuto il merito di costruire la squadra che rimarrà nella storia, non solo dei colori granata: quella degli Invincibili. Già consigliere societario, dopo aver giocato agli albori nel vivaio senza grande successo, inizia a costruire il Grande Torino dal 1939, sfiorando lo scudetto già al terzo anno. Non passerà molto, però: alla sua quarta esperienza il capolavoro prende forma, con l'arrivo di Ezio Loik e Valentino Mazzola dal Venezia, oltre a Giuseppe Grezar dalla Triestina. Un successo che riporta il Toro sul tetto d'Italia a partire dalla quart'ultima giornata, in una stagione quasi sempre tenuta in mano dal Livorno, vincendo pure la Coppa Italia. Solo la guerra, e l'assenza di coppe europee, impedirà un bottino maggiore di titoli. Vicino al quinto titolo, poi, il fato portò alla morte di ciò che era considerato una sinfonia del calcio, uno sfogo di piacere nel dopo guerra. Rimarrà ancora per quattro stagioni, tentando di ricreare un nuovo, impossibile, gruppo di fenomeni (compito che nessuno, nel mondo, porterà mai a compimento), ma non sarà più lo stesso dopo Superga, oltretutto non ricevette neppure quegli aiuti che gli erano stati promessi, fino alle dimissioni nel 1953.
Lavoro: Imprenditore nell'industria del cuoio.
In carica dal: 1939.
Chi ha sostituito: Giovan Battista Cuniberti.
Cosa ha vinto: 5 scudetti, 1 Coppa Italia.
Quando è andato via: 1953.
Da chi è stato sostituito: Comitato di reggenza straordinario composto da Colombo, Colonna, Costa, Gay e Teotino.