Toro, sensazioni già vissute..ma il mercato continua
La sensazione c'è ed è anche accompagnata da un'alone di paura. Parliamo di paura anche se lo scorso anno la politica del prestito fino a giugno ha portato al Torino giocatori motivati e determinanti fino alla sfortunata conlcusione dei playoff, ma la paura sta nel fatto di non avere certezze su cosa capiterà nelle prossime due settimane. Parliamo di sensazione già provata, meglio nota come dejà vù per dirla alla francese, perchè lo scorso anno solo nella giornata conclusiva del mercato di gennaio, il Torino era riuscita a mettere a segno 3 dei 12 arrivi, arrivi che avrebbero dovuto mettere a tacere i non contenti dell'ultimo lavoro di Foschi come dirigente granata. Parliamo di sensazione, perchè a quasi due settimane dall'inizio del mercato, Petrachi non ha ancora messo a segno nessun'operazione e da fare, anche se decisamente meno dell'anno scorso, ce n'è.
L'ipotesi Alessandro Budel non sembra più una bufala mediatica, ma una realtà. Molto spesso gli organi di stampa sono accusati di fare del fantamercato, ma questa volta si è davvero azzeccato il colpo. Cosa manca per vedere arrivare il giocatore dal Brescia? L'accordo sulle modalità di sbarco in granata. Le rondinelle vorrebbero ovviamente darlo in prestito, ma non vorrebbero però continuare a pagarlo da soli e il Torino, d'altro canto, non ha nessuna intenzione di accollarsi l'ingaggio da più di 500 mila euro del centrocampista. Ecco spiegato il motivo del ritardo di una trattativa che capita a fagiolo per entrambre le parti, visto che Lerda ha anche bisogno di lui e Beretta dovrebbe presto dare il benventuto a Zanetti dalla Fiorentina. Oggi dovrebbe esserci un nuovo incontro chiarificatore e solo allora si saprà se festeggiare la prima new entry o continaure ad aspettare con trepidazione la scritta: UFFICIALE.