Toro sei quello visto con il Bologna o quello della ripresa con il Verona?
Ogni tanto guardando giocare il Torino viene da chiedersi se questa squadra non abbia la sindrome da dottor Jekyll e mister Hyde, emblematiche, per restare nel recente passato, sono le gare con il Bologna e con il Verona nel secondo tempo. Nella prima, giocata fra le mura amiche, il Torino è passato in vantaggio dopo cinque minuti con Immobile e dopo altri sei si è fatto raggiungere e sono bastati altri tredici minuti per farsi superare dalla doppietta confezionata da Cristaldo e non sono serviti i successivi settantatre minuti per riacciuffare almeno il pareggio. Oltre tutto c’era l’aggravante che il Bologna prima della partita aveva quindici punti in meno e si presentava all’Olimpico di Torino privo di Diamanti perché appena emigrato in Cina, degli squalificati Kone e Moscardelli e degli infortunati Acquafresca, Pazienza, Ibson, Della Rocca e Cech, mentre alla squadra di Ventura mancava il solo Gazzi. Nella seconda, disputata in Veneto, il Torino al 36’ era andato sotto di un gol segnato su rigore da Toni, ma nella ripresa presentandosi in campo con tutt’altro cipiglio e determinazione aveva ribaltato il risultato con Immobile, Cerci e El Kaddouri andati a segno rispettivamente al 49’, 53’ e 61’ e facendo riaffiorare nella mente, soprattutto dei tifosi meno giovani, il famoso quarto d’ora granata. A differenza della settimana precedente aveva di fronte una squadra che in classifica aveva tre punti in più e non era priva di tanti giocatori come il Bologna, poiché Mandorlini non poteva disporre del solo Maietta, mentre a Ventura mancavano Barreto e Gazzi.
Domani con la Sampdoria che Torino si potrà vedere? Bella domanda, chiaramente tutti i tifosi si aspettano che sia come quello del secondo tempo con il Verona, ma anche Ventura che già al termine del derby aveva ammonito la sua squadra dicendo: “La partita con la Sampdoria sarà la più importante perché se dopo la gara con la Juventus affronteremo la Sampdoria con superficialità sarebbe per me una grandissima delusione”. Difficile pensare che il mister pronunciando quelle parole non si riferisse alla prestazione della squadra con il Bologna e - a prescindere dagli errori arbitrali che hanno condizionato pesantemente il risultato con la Juventus - anche a certe occasioni non doverosamente sfruttate nel derby, come alcune punizioni mal calciate o qualche calcio d’angolo che non si è concluso con la palla indirizzata verso la rete e qualche tiro di troppo finito abbondantemente fuori dallo specchio della porta, per quanto il Torino si sia impegnato Buffon non ha dovuto effettuare parate clamorose, al massimo un paio con coefficiente di difficoltà medio.
Il Torino in classifica ha otto punti in più della Sampdoria e arriva alla partita con alcuni giocatori indisponibili, Moretti e Masiello a causa di infortuni e El Kaddouri squalificato, ma i blucerchiati da questo punto di vista sono messi anche un po’ peggio, infatti, hanno tre giocatori del calibro di Costa, Palombo e Maxi Lopez fermati dal giudice sportivo e non potranno contrae sull’apporto di Gastaldello che ha problemi alla caviglia. Se Mihajlovic per sbloccare il risultato può far affidamento su Eder e Gabbiadini, quindici gol in due, Ventura ha Cerci e Immobile che di reti ne hanno segnate ventiquattro, di conseguenza sulla carta il Torino, che potrà contare sull’apporto del proprio straordinario pubblico, ha tutte le carte in regola per battere la Sampdoria. Grandi dubbi sulla formazione Ventura non ne ha perché Bovo dovrebbe essere preferito a Rodriguez e Farnerud prendere il posto di El Kaddouri, quindi domani alle quindici in campo dovrebbero scendere: Padelli, Maksimovic, Glik, Bovo, Darmian, Kurtic, Vives, Farnerud, Pasquale, Cerci e Immobile. Per far dimenticare la gara con il Bologna e per continuare ad alimentare il sogno Europa League il Toro con la Sampdoria dovrà essere il dottor Jekyll e non mister Hyde.