Toro, quando il sorriso aiuta la rincorsa alla Serie A
Alla Sisport sono tornati i sorrisi. Non ci sono più i musi lunghi dello scorso anno anche se prima di cantar vittoria a squarcia gola è meglio aspettare qualche giornata. I più ottimisti hanno comunque deciso di credere nel progetto di Giampiero Ventura e soprattutto di smettere di contestare il patron Urbano Cairo, a secco, dopo i due anni passati tra insulti e sfottò, di contestazioni. Lunedì sera la sfida contro il Brescia ha il sapore della rivalsa, dopo la beffa nel ritorno di finale di playoff nel giugno 2010. Una partita amara, amarissima per la compagine allenata allora da Stefano Colantuono che ha dovuto dire addio sul più bello al sogno di risalire dopo solo un anno di cadetteria in Serie A.
Lunedì in casa all'OIimpico, esattamente dove si erano salutati l'ultima volta, le cose saranno diverse. Un nuovo spirito circonda il Torino e i suoi tifosi, consci che quest'anno non dovrà essere come i precedenti. Padova, Brescia e proprio i granata sono le squadre più accreditate alla promozione e non a caso sono le prime tre della classifica a pari punti. Cairo ringrazia i tifosi con un caloroso: "Siete grandi. C'è di nuovo un bel rapporto con la nostra gente e i giocatori sono felici". Che sia questa la ricetta giusta? Che sia questo il modo per evitare malumori e contestazioni? Le vittorie aumentano la stima del popolo granata, anche se la positività è figlia di un'ottima gestione e di tanti sorrisi.