Toro, in mezzo alle mille rivoluzioni c'è una classifica che piange
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
In mezzo all'arrivo di Davide Vagnati, atteso come taumaturgo di un Toro in caduta libera, ai possibili rinnovi delle bandiere, alle (in)certezze sul futuro di Belotti e Sirigu, ad una panchina che è sempre meno di Longo, il rischio è quello di perdere di vista l'unica cosa che conta. Alla ripartenza il Toro comincerà due soli punti sopra il Lecce che è la terza virtualmente retrocessa. E con 12 giornate ancora da giocare può davvero succedere di tutto, specie se i granata non sapranno sfruttare un calendario che almeno all'inizio non è impossibile e regala diversi impegni in casa. Se i giocatori sapranno isolarsi dal mondo come hanno fatto in quarantena, tanto di guadagnato.