Toro goditi il momento in vetta e resta con i piedi ancorati a terra come dice anche Vanoli
Venerdì sera al triplice fischio di Marinelli che sanciva la vittoria del Torino sull’Hellas Verona la gioia per il primo posto in solitario è stata grande e chi tifa Toro ha subito pensato che almeno per una notte si viveva da capolista. Poi sabato sera alla fine di Juventus-Napoli dalla gioia si è passati all’ebbrezza perché quel loro pareggio garantiva un’altra notte da primi della classe. Ed infine ieri sera prima la vittoria della Roma, da pochi giorni guidata dall’ex tecnico granata Ivan Juric, che ha avuto la meglio sull’Udinese, e poi il Milan, che nel derby ha battuto l’Inter, hanno trasformato gioia ed ebbrezza in euforia perché per almeno tutta questa settimana il Toro avrebbe guardato tutte le altre squadre dall’alto in basso.
I tifosi del Toro da troppo tempo sono in credito con la buona sorte che per una volta ha deciso di non voltare le spalle ed è più che giusto che si godano il momento. Trattasi però di momento appunto perché il campionato è arrivato alla quinta giornata e il primo posto oggi è relativo. Conterà davvero dove sarà il Torino la sera del 25 maggio quando si sentirà il fischio finale dell’ultima partita della 38esima giornata, solo allora si avranno certezze, prima si rischiano solo illusioni se non si resta con i piedi ben ancorati a terra. Di illusioni il popolo granata ne ha già dovute subire fin troppe da dopo lo scudetto del 1976 e la vittoria della Coppa Italia del 1993, non serve neppure ricordarle perché sono incise nelle anime di ama il Toro.
Godersi il momento restando realisti e anche quello che ripete mister Vanoli e le sue parole vanno ascoltate davvero e tenute molto bene a mente. Non si tratta di pessimismo cosmico o di essere disfattisti oppure criticoni ad oltranza, tutt’altro. In prima persona ogni tifoso del Toro ha subito sulla propria pelle torti, umiliazioni, prese in giro per questo è meglio che rimanga realista pur godendosi il momento, ci mancherebbe. Nella conferenza stampa dopo la vittoria sul Verona Vanoli ha detto a proposito dell’attuale primo posto: “Ve l’ho spiegato più di una volta ed è anche forse difficile farvelo credere, che in un processo ci sono sempre alti e bassi e bisogna saper lavorare. Quella di Lecce è stata una prestazione un po’ sotto tono e sappiamo che dobbiamo crescere. Faccio i complimenti al Verona che è stato in partita fino alla fine e anche noi li abbiamo tenuti dentro con l’ultimo gol (gol del 2 a 3 di Mosquera al 93’, ndr). Soprattutto mi è piaciuta la squadra quando siamo stati in parità numerica (per i primi 20’, fino all’espulsione di Dawidowicz, ndr) e abbiamo espresso ottime trame di gioco e siamo andati meritatamente in vantaggio (Sanabria 10’). Ma dobbiamo stare attenti perché abbiamo preso due gol (Kastanos 12’ e Mosquera al 93’, ndr) uno su calcio d’angolo dove abbiamo dormito un po’ sull’uscita e poi alla fine quel gol (errore di Masina: palla persa e recuperata da Belahyane che poi l’ha data a Mosquera che ha segnato, ndr). Però questi ragazzi ci sono e, come ho sempre detto dall’inizio, non guardo la classifica, ma guardo al processo, alla crescita. Ai ragazzi ho sempre detto che anche quando sbagliano vogliono provare a fare qualche cosa e questa sera l’hanno dimostrato, però adesso sul nostro cammino deve esserci la continuità ed essere concentrati sulla Coppa Italia (domani sera i sedicesimi con l’Empoli, ndr) perché il Torino deve andare avanti in Coppa Italia”. E tornando su come aveva visto il Verona ha aggiunto: “L’ho detto, faccio i complimenti perché, secondo me, un po’ per demerito nostro, ma per merito loro in inferiorità numerica hanno fatto meglio …. In 11 contro 10 mi è piaciuta l’interpretazione, bravissimo Tameze ad attaccare gli spazi, bravo Sanabria a collegare con il centrocampo per liberare Ricci”. Poi ha espresso qual è la sua paura quando gli è stato chiesto se sull’1 a 1 aveva avuto timore che il Verona potesse passare in vantaggio: “Paura no. … Mi viene un po’ di ansia perché più che altro mi è successo più di una volta di perdere delle partite perché cali di concentrazione, fai girare la palla lentamente perché gli avversari, giustamente, si compattano e vogliono dare quel qualche cosa in più ed è quello che forse è successo nel gol finale. … La mia paura è che quando succede che si va in vantaggio in superiorità numerica e sbagli un calcio di rigore (Sanabria 20’, ndr) e tutto cali l’attenzione, come è successo. In questo dobbiamo essere più bravi perché in questa partita anche sul tre 3 a 1 (Zapata 33’ e Adams 80’, ndr) non è mai stata completamente chiusa e infatti addirittura nei cinque minuti finali ho messo dentro un’altra punta proprio per cercare di tenere più in altro la palla, poi dopo neanche il tempo di cambiare e abbiamo preso subito gol. Però siamo una squadra che vuole provare, ci crede, lo sta dimostrando e questa gioia è per i nostri tifosi”. Sulla settimana con martedì la Coppa Italia con l’Empoli (in campionato ha 9 punti ed è quarta con la Juventus, ndr) e poi domenica, sempre in casa, la partita con la Lazio (ottava a 7 punti (4 in meno del Torino) in attesa di sapere che cosa farà l’Atalanta (che ha una lunghezza in meno) questa sera con il Como, ndr): “Penso che i giocatori, io e la piazza abbiamo la testa sull’Empoli perché, come ho detto, dobbiamo imparare a dare tutto di partita in partita. Quindi ci sarà l’occasione per i ragazzi di mettersi in mostra, ma noi dobbiamo anche l’obiettivo della coppa, perché la coppa è importante. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo concentrarci e recuperare tutte le forze ed essere pronti per questa sfida di Coppa Italia poiché incontriamo una squadra molto in salute che oggi ha vinto 2 a 0 (con il Cagliari in trasferta, ndr) in un campo veramente difficile e quindi sarà una partita, anche questa, che porterà via tante energie”. L’ultima volta che il Torino era stato al primo posto in classifica risale a 47 anni fa, ma questo è un dato da statistica infatti per Vanoli: “Non ero alle stelle quando abbiamo fatto quelle due prestazioni con Milan (pareggio 2-2, ndr) a Atalanta (vittoria 2-1, ndr) e non ero abbattuto con il Lecce (pareggio 0-0, ndr) e non sono ancora oggi alle stelle. Sono contento perché penso che quello che hanno fatto questi ragazzi con il risultato di oggi sia un premio anche per i nostri tifosi, è bello anche giocare per loro, però noi dobbiamo essere equilibrati e sapere che c’è un’altra partita, quella della Coppa Italia che è molto importante e i giudizi si vedranno alla fine.
E’ bene che tutti ricordino, come ripete Vanoli, che: “Siamo in fase di crescita, è un percorso che è iniziato bene, però è ancora un percorso lungo”.