Toro bilancio di midterm, la porta: Vanja Milinkovic-Savic una scommessa vinta
Quando in estate fu annunciato che il portiere titolare del Torino sarebbe stato Vanja Milinkovic-Savic in molti credevano che sarebbe stato un errore che avrebbe portato conseguenze. I granata arrivavano da due stagioni nelle quali avevano subito un crescendo di gol, 68 e 69, nonostante in porta ci fosse Sirigu e Vanja in precedenza tutto dov’era stato dal suo arrivo in granata, Spal, Ascoli e Standard Liegi, non era mai riuscito a conquistare i guantoni da titolare per cui lo scetticismo e la diffidenza avevano un certo fondamento. Di lui infatti si ricordava solo la punizione calciata il 29 novembre 2017 nella partita di Coppa Italia con il Carpi che si era stampata sulla traversa, colpo più da centrocampista o attaccante che non da portiere. Si sapeva che era capace di lanciare con i piedi discretamente bene, ma sul piano delle parate e delle uscite in area lasciava a desiderare.
E invece il direttore tecnico Vagnati ci aveva visto giusto perché é stato lui quello che di fatto ha promosso Milinkovic a titolare e al quale va il merito di aver vinto la scommessa. Meriti sono da attribuirsi anche a Vanja per il lavoro che ha svolto quotidianamente e non ultimi sono darsi a Paolo Di Sarno che da anni è il preparatore dei portieri del Torino. Uomo schivo e un po’ timido, ma grandissimo e capace professionista. Da inizio stagione il gigante granata, 202 centimetri la sua altezza, ha fatto grandi progressi infatti è molto più reattivo, sceglie con più attenzione i momenti delle uscite e legge meglio le situazioni di gioco, e se il Torino oggi ha una delle più solide difese della Serie A lo si deve anche alle sue parate ed è prezioso pure nell’impostare la manovra dalle retrovie, qualche volta pecca un po’ nel gestire con i piedi il pallone in area, ma può migliorare. Oggi Vanja non è più solo il fratello del ben più famoso Sargej, il centrocampista della Lazio, ma è uno tra i portieri emergenti del nostro campionato e deve solo continuare a percorrere la strada che ha imboccato per affermarsi a buoni livelli.