Torino, soltanto due scadenze imminenti: si tratta di De Silvestri e Ujkani
Coronavirus o non coronavirus, ripresa del campionato o meno, dalle parti di via Arcivescovado bisognerà fare i conti con le scadenze dei contratti. Sono già in atto alcune trattative per diversi prolungamenti, seppur a distanza data l’emergenza sanitaria, e le operazioni più in caldo sono quelle legate a Tomàs Rincon e Cristian Ansaldi, entrambi con il legame con il presidente Urbano Cairo che terminerà nel 2021. Per loro ci sarà più tempo, mentre bisogna valutare a stretto giro di posta il destino di altri due tesserati: Lorenzo De Silvestri e Samir Ujkani, infatti, sono gli unici giocatori che hanno il contratto in scadenza tra poco meno di due mesi, il prossimo 30 giugno.
Per quanto riguarda l’esterno, i discorsi con il presidente Cairo verranno ripresi al termine dell’emergenza: da entrambe le parti c’è grande disponibilità a proseguire anche oltre il 30 giugno, data di scadenza del suo attuale contratto. “Mi trovo bene, ormai sono legatissimo all’ambiente e ai tifosi – ha dichiarato il classe 1988 in una recente intervista – e questo è già il mio quarto anno qui”. L’obiettivo comune, dunque, è quello di trovare un accordo: si può proseguire almeno fino al 2021, con lo stipendio che si aggira intorno al milione di euro che non dovrebbe subire grosse variazioni. A gennaio si parlava di interessamenti di Sampdoria e Bologna, De Silvestri però aspetta le prime mosse del Toro.
Decisamente meno urgente, invece, la situazione legata all’estremo difensore. Lui e Antonio Rosati si giocano il ruolo di secondo portiere alle spalle di Salvatore Sirigu, basta questo per intuire che sull’agenda del presidente Urbano Cairo e del direttore sportivo Massimo Bava il nome di Ujkani non sia cerchiato in rosso. Se ne discuterà a fine campionato, o forse sarebbe meglio dire a fine contratto, visto che sull’attuale stagione restano ancora tantissimi dubbi. In ogni caso, il contratto del portiere verrà ridiscusso con calma. Con buone probabilità di una fumata bianca, dal momento che l’albanese si è trovato bene sotto la Mole.