Torino, primo giorno al Fila: tra gel e termoscanner, i granata tornano a correre

09.05.2020 09:45 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Torino, primo giorno al Fila: tra gel e termoscanner, i granata tornano a correre
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Toro cerca la normalità, al Filadelfia i primi passi verso la ripresa. Sono stati due mesi lunghissimi, quasi infiniti: per la precisione 58 giorni, tra l’11 marzo e l’8 maggio. Il periodo di isolamento per Coronavirus è terminato, i granata hanno mosso nuovamente i primi passi sui due prati del quartier generale. Non tutti si sono presentati, però, visto che i lavori erano facoltativi. Il primo a varcare i cancelli, quando ancora non erano scoccate le 9 del mattino, è stato Moreno Longo: il tecnico ha fatto da apripista, non si è scollato dai suoi ragazzi finché anche l’ultimo non ha terminato i lavori osservando da bordocampo con tanto di mascherina. E’ tutt’altro che sicuro di restare al Toro, ma onorerà il suo contratto fino all’ultimo giorno, che attualmente sarebbe il 30 giugno, e proverà in tutti i modi a meritarsi la conferma. Ha avuto anche un veloce incontro con il ds Massimo Bava, transitato dal Fila per un breve blitz, mentre sul campo i granata rimettevano gli scarpini dopo due mesi.

Misurazione e gel - Per tutta la giornata, l’iter è stato identico per chiunque varcasse i cancelli del quartier generale granata. C’è chi è arrivato in macchina e chi in taxi, alcuni dei più giovani come Singo e Adopo a piedi, ma nessuno ha potuto “sottrarsi” al primo ostacolo: un membro dello staff di Longo, infatti, era piazzato nel Cortile della Memoria per misurare la febbre con il termoscanner e per fornire il gel igienizzante per le mani. Vietato parcheggiare nei sotterranei, le macchine venivano lasciate direttamente sopra, per evitare gli spazi ristretti e al chiuso. Ovviamente c’è stato il tempo per salutarsi tra i vari giocatori, ma sempre a debita distanza e con la stretta di mano trasformata in “gomito a gomito” oltre all’obbligo di mascherina. Poi, in campo, lavori individuali: sono state sedute aerobiche, di sola corsa intorno al terreno di gioco, con tre calciatori al massimo a sudare contemporaneamente ma sempre distanti tra loro. Poi, terminata l’ora abbondante di allenamento, il ritorno immediato nelle proprie abitazioni: ingresso negli spogliatoi interdetto e niente utilizzo delle docce.

Gruppi di lavoro - Le convocazioni di Longo sembravano fatte per reparto. Perché seppure i lavori fossero su base volontaria, quindi i giocatori potevano scegliere liberamente se presentarsi o meno al Filadelfia, il tecnico ha cercato di inserire difensori, centrocampisti e attaccanti in blocchi. I primi indizi sono arrivati proprio dal primo gruppo: i lavori sono cominciati poco dopo le 9, quando sono entrati nel centro sportivo Djidji, Nkoulou, Bremer, Singo e il giovane Ghazoini, tutti difensori. Poi, nell’ora seguente, ecco il portiere Ujkani ad essere “l’intruso” tra i centrocampisti Lukic, Adopo e il classe 2000 Onisa. Nel terzo gruppo, invece, tra gli attaccanti Belotti, Edera e Berenguer, è spuntato anche De Silvestri. Il Toro è tornato a sudare, in attesa di un calendario con ancora molti punti interrogativi.