Torino, la svolta di Lerda

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Le pause di riflessione fanno bene e così è stato per Lerda. Undici giorni di disintossicazione dalle difficoltà granata l'hanno rinfrancato e probabilmente fatto riflettere sugli errori commessi. Spiace per Papadopulo che è stato la vittima sacrificale di questa situazione, ma con il tecnico pisano la svolta non c'era stata ed il gioco era peggiorato (anche perchè c'era stato poco tempo per lavorare), dunque tanto valeva continuare con l'allenatore scelto da Cairo a giugno. Alla fine anche i giocatori devono essersi fatti un bell'esame di coscienza per ricominciare tutti assieme con un altro piglio, perchè un secondo flop consecutivo avrebbe ridimensionato anche il valore del singolo.

Ed è così che anche Antenucci si è sbloccato, che De Feudis è diventato sempre più leader del suo centrocampo, un giocatore invisibile ma molto redditizio, mentre si è confermato in forma Zavagno. Ma al di là dei singoli, con la pace sigillata tra mister e Bianchi, è il gioco corale che è migliorato, forse perchè lavorare in pace alla Sisport sta dando i suoi frutti, a livello soprattutto mentale. Il Torino ha perso, dopo i risultati di ieri, la sesta posizione, ma Reggina e Vicenza sono ora abbordabili. Ora la situazione fisica e psichica dei granata è buona, anzi ottima e questo può aiutare per trovare un posto stabile nei playoff per poi arrivare gasati a mille alle appendici finali e determinanti del campionato.