Torino, la luce in fondo al buio

17.01.2010 08:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, la luce in fondo al buio
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© foto di Giacomo Morini

Il Torino ha vinto, evviva non succedeva da fine ottobre, partita contro la Reggina, che ora è la squadra più in crisi della B. Nei primi minuti di gioco della partita contro il Grosseto si sono intravisti i vecchi fantasmi, con il Grosseto che al primo affondo ha fatto secco un Calderoni che all'inizio aveva fatto venire i brividi con alcuni pericolosi lisci. Invece no, ci ha pensato capitan Bianchi a riportare la squadra in parità, con un gol fenomenale dalla distanza. E' piacevole chiamare capitano il bomber granata, già arrivato a 13 gol nella classifica cannonieri, possiamo dire che la fascia se la merita. Poi ci ha pensato Leon a portare il Torino in vantaggio, con una delle sue punizioni bomba, mentre Pià ha fatto rivedere i suoi vecchi numeri da piedi brasiliani purosangue, per mettere al sicuro il risultato sul 3-1.Nella giornata dei record positivi non poteva mancare il gol perfetto da punizione di Gasbarroni, che si era quasi scordato come si segna nei suoi quasi due anni di astinenza.

Piedi per terra e nessun entusiasmo: "Una rondine non fa primavera", ha detto Colantuono, ma il Toro è rinato con lui in panchina e Cairo ha avuto troppo fretta nel mandarlo a casa, per poi richiamarlo dopo il flop di Beretta. Che sia la volta buona per la rinascita granata? I segnali ci sono perchè Cairo ha fatto errori, ma ora li sta correggendo. Petrachi alla lunga è meglio di Foschi, l'ex ds è ormai appagato dalla sua lunga carriera di successo, l'ex giocatore invece ha voglia di mettersi in luce e le difficoltà gli hanno dato la forza di osare, sta facendo benissimo il suo lavoro e ha portato nuovo entusiasmo e meno tensioni.

Durante la contestazione alla Sisport è stato l'unico che non si è scomposto, dando segno di grande carattere. Il ritorno di Colantuono è stata la giusta decisione, Beretta è bravo e preparato ma non aveva la giusta grinta, forse non credeva in pieno nell'impresa mentre Cola sì. La decisione di mettere fuori squadra Di Michele, Pisano, Diana e Colombo è stata altrettanto positiva, perchè si è visto un gruppo più compatto. Senza contare che Colantuono ha osato e ha vinto, già nell'allenamento di rifinitura di venerdì ha puntato molto sui calci d'angolo e le punizione, uno schema che ha funzionato, ritrovando anche Leon e Pià fin qui poco brillanti. Una nota di merito va a Pestrin, l'ultimo arrivato che si è calato perfettamente nella sua nuova squadra. Un altro punto a favore di Petrachi. E poi chissà Giacomo Ferri, all'esordio come team manager, ha portato proprio fortuna.