Torino, la brutta partenza colpa dei preliminari di Europa League? Nel 2014/15 le cose andarono in modo diverso

24.11.2019 19:12 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Torino, la brutta partenza colpa dei preliminari di Europa League? Nel 2014/15 le cose andarono in modo diverso
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Peggior partenza granata in questa stagione 2019/20, con soli 14 punti in classifica in 13 partite. L'ha riferito il giornalista di Dazn Giacomo Zanetello, che poi ha fatto un confronto con la stagione 2014/15, nello stesso periodo il Toro aveva fatto addirittura un punto in meno, 12. Alla guida c'era Ventura e lo stesso c'erano stati i preliminari di Europa League, in quanto i granata furono ripescati per i guai economici del Parma, così com'è successo quest'anno con il Milan. Viene quasi da dire che avere i conti a posto non sempre giova ai risultati sul campo.

Il fatto è che se il Toro stentava in campionato con Ventura, però la squadra granata era andata avanti in Europa League, fino ad arrivare alla serata magica contro l'Athletic di Bilbao, dove vinse per 3-2 sul campo dell'Athletic Bilbao, in precedenza nessuna squadra italiana aveva mai espugnato il San Mamés. I granata furono poi eliminati negli ottavi di finale dallo Zenit San Pietroburgo.

Tuttavia in quella stagione il Toro vinse anche il derby, il 26 aprile 2015, dove riuscì a battere la Juventus per 2-1. La stagione finì con la squadra di Ventura ottava, con tre punti in meno rispetto alla stagione precedente, ma con tante soddisfazioni, in Europa e nel derby appunto.

Nella stagione attuale invece il Toro è andato fuori nei preliminari contro il Wolves, e così tutti gli sforzi fatti per entrare in Europa, sono stati vani, uscendo dalla competizione internazionale, e stentando in campionato. Perdendo anche il derby, ma potrà sempre rifarsi nella partita di ritorno.

Sarà importante a questo punto la sosta natalizia per verificare e approntare magari una preparazione adeguata per risolvere la situazione, sin qui precaria, proprio sul piano fisico. Forse è proprio per questo motivo che Cairo continua a dare fiducia a Mazzarri, per dargli tempo di riprendere in mano la situazione e apportare modifiche al lavoro quotidiano. Sperando che ci sia la svolta desiderata.