Torino, il destino di Longo appare segnato: il club valuta diversi profili, Semplici in testa
E’ inevitabile che le voci dell’arrivo di Davide Vagnati, con conseguente declassamento o forse addirittura addio di Massimo Bava, siano arrivate forti anche alle orecchie di Moreno Longo. Perché il direttore sportivo che gli aveva affidato la panchina dopo l’esonero di Walter Mazzarri, ormai è stato accompagnato alla porta dal presidente Urbano Cairo. Tempistiche più che discutibili, considerando che forse ci sarà ancora un campionato da portare a termine, ma questa è la situazione con la quale bisogna convivere. E Longo cerca di farlo al meglio, provando a isolarsi da tutto ciò che gli capita intorno: è sempre il primo ad arrivare al Filadelfia per gli allenamenti individuali e facoltativi giornalieri, ha passato i mesi in quarantena a cercare nuove soluzioni per il suo Toro che insieme a lui è sempre uscito sconfitto. Il tecnico vuole cambiare rotta, anche se sa che il suo destino sembra ormai deciso. Da ragazzo del Fila, cercherà in tutti i modi di chiudere dignitosamente la sua avventura in granata in prima squadra, se proprio dovrà essere addio.
I pretendenti - Il grande favorito sembra essere Leonardo Semplici: la storia dei due Ferrara è diventata arcinota anche sotto la Mole, insieme passarono dalla C alla A in tre anni compiendo un vero e proprio miracolo alla Spal. Tra i due c’è grandissima stima reciproca, ma Vagnati si tiene aperte più porte. E negli ultimi giorni stanno risalendo altri due concorrenti: Marco Giampaolo da una parte, Ivan Juric dall’altra. Il primo è stato silurato dal Milan, il secondo ha portato l’Hellas Verona a lottare per l’Europa (e se il campionato venisse definitivamente fermato, gli scaligeri befferebbero i rossoneri per la media punti in ottica qualificazione alle coppe). Ecco le principali alternative a Semplici, mentre si stanno leggermente raffreddando le piste che tirano dritto verso Roberto D’Aversa del Parma e Rolando Maran, esonerato dal Cagliari lo scorso 3 marzo.