Torino, i problemi di Lerda

Difesa ridotta all'osso e attacco quasi senza alternative. Gli infortuni condizioneranno la formazione che l'allenatore manderà in campo contro la Reggina. Anche per la panchina potrebbero esserci dei problemi.
15.04.2011 12:53 di  Elena Rossin   vedi letture
Torino, i problemi di Lerda
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© foto di Alberto Mariani

Meno male che mancano ancora tre giorni alla gara con la Reggina, altrimenti Lerda avrebbe seri problemi di formazione e farebbe fatica a compilare la lista dei convocati. In difesa gli uomini sono ridotti all’osso. Se Rivalta e Ogbonna non recupereranno, e al momento grandi speranze non ci sono, a protezione di Rubinho ci saranno da destra a sinistra D’Ambrosio, Di Cesare, Pratali e l’alternativa fra Garofalo e Zavagno, il primo però seriamente candidato a scalare in avanti andando a fare il laterale di centrocampo. Stando così la situazione rimarrebbe il solo Cavanda per la panchina.

A centrocampo le alternative in teoria sono maggiori, ma all’atto pratico molti giocatori non sono in grado di reggere i novanta minuti, quindi sommando ciò a possibili mancati recuperi la situazione non è molto più rosea. L’unica certezza è De Feudis. A far coppia con lui possibile ballottaggio fra Budel e De Vezze, più probabile l’impiego del primo visto che il secondo, seppur tornato in campo nella ripresa con l’AlbinoLeffe, non ha ancora ritrovato la forma che aveva prima dell’infortunio, anche se ieri pomeriggio ha disputato la partitella con gli Allievi, facendo coppia in mezzo con Zanetti e dimostrando di essere in vista della forma migliore. Discorso ancora più aperto per i laterali. Pagano sta ancora svolgendo un lavoro differenziato e se ce la farà allora potrebbe o andare a contendere il posto a Gasbarroni sulla destra o essere dirottato a far coppia con Antenucci in attacco. Sulla sinistra Garofalo dà sicuramente più garanzie di Gabionetta e Iunco, nonostante con gli Allievi entrambi abbiano giocato i due tempi. Lazarevic rappresenta un grosso punto interrogativo, ma se il “Bimbo” dovesse farcela, come lui stesso vorrebbe, allora per Lerda parte dei problemi si risolverebbero. In panchina rimarrebbero Zanetti e Obodo.

Il fronte offensivo annovera Antenucci, l’unico certo. Al fianco dell’ex ascolano grandi incertezze. Bianchi continua a svolgere allenamenti personalizzati, proverà sicuramente a forzare per essere in campo contro la sua ex squadra, ma il campionato è ancora lungo, pensando anche al proseguo dei playoff e correre il rischio di affrettarne il ritorno, e magari procurargli uno stop più lungo, sarebbe un boomerang troppo controproducente e rasenterebbe l’incoscienza, visto che lui con le sue quindici reti è il bomber della squadra. Il suo naturale sostituto è Pellicori, ma già con l’AlbinoLeffe Lerda gli aveva preferito Pagano e quando, a partita in corso, è entrato non ha dimostrato di saper fare la differenza, quindi ipotizzare un suo utilizzo da titolare è quasi da escludere. Per tornare al quesito chi affiancherà Antenucci, se Bianchi non dovesse farcela, le alternative rimangono Pagano, se recupera, o Sgrigna, che ha superato l’infortunio, ma a patto che riesca a ritrovare una condizione accettabile almeno a disputare un tempo. C’è da dire una cosa: la partita si disputerà lunedì sera e certamente se dovesse servire Gianmario Comi non avrebbe problemi a darsi disponibile a scendere in campo due giorni dopo, anche se avrà giocato sabato con la Primavera, e a debuttare, magari da titolare, con la prima squadra.