Torino-Chievo, una sfida piena di ex

Claudio Piana
La sfida di domenica vedrà il ritorno a Torino di molti ex che, con alterne fortune, hanno vestito nell'ultimo decennio la maglia granata. Nella rosa del Chievo infatti sono ben 6 i calciatori con un passato nel Toro, alcuni di essi diventati bandiere della formazione clivense. Partendo dai veterani di questo particolare gruppo, troviamo uno degli artefici del Chievo dei miracoli ovvero quel Fabio Moro oggi relegato ad un ruolo di seconda scelta ma in passato uno dei punti fermi della formazione allora allenata da Del Neri. Moro ebbe infatti, poco più che ventenne, una sfortunata esperienza con
la formazione granata nel 95/96 quando, complice un grave infortunio, tradì le attese e collezionò solamente 8 presenze prima di trasferirsi, al termine della stagione, a Salerno. Da qui passerà per Monza prima di trasferirsi a Verona dove in 10 campionati colleziona oltre 200 presenze e 4 reti.
Chi non colleziona nemmeno una presenza in prima squadra ma vanta una finale scudetto nel '94 con la primavera granata è Michele Marcolini, per il quale la carriera si sviluppa soprattutto a Bari e Bergamo prima di approdare al Chievo dove diventa un intoccabile del centrocampo veronese.
Per Davide Mandelli l'esperienza granata avviene in due momenti differenti. La prima, nel 2000-2001, si conclude con poche presenze nonostante un buon avvio nel quale realizza anche una rete. Dopo due campionati nel Siena (con promozione) torna in granata nel 2003-2004, stagione iniziata con grande entusiasmo ma che finirà con il peggior piazzamento di sempre del Toro nel campionato cadetto. Al termine della stagione passa al Chievo dove diventa subito titolare inamovibile. Compagno di reparto di Mandelli è Andrea Mantovani, prodotto del vivaio del Toro che, dopo una parentesi con Ezio Rossi alla Triestina, torna a Torino dove conquista la promozione prima di finire al Chievo a seguito
del fallimento cimminelliano.
Chiudono il gruppo di ex i due estremi della formazione veronese, ovvero il portiere Stefano Sorrentino e la punta Sergio Pellisier. Per il primo, dopo un passato nelle giovanili della Juventus, l'esperienza granata matura prima come vice Bucci e poi come titolare nell'anno della finale playoff con il Perugia. A fine stagione lascia il Toro prima del fallimento, sacrificato inutilmente in nome del bilancio.
Per Pellisier l'esperienza in prima squadra è fugace e si limita ad un'apparizione nel 1998 anno in cui però è protagonista dell'ultima vittoria del Toro nel torneo di Viareggio, in una formazione che tra glialtri vantava Semioli e Comotto. Pellissier è il capitano del Chievo e la stella indiscussa della squadra, con i suoi 62 goal in 212 presenze.
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