Torino che occasione persa! Granata incapaci di avere la meglio sul Parma
E’ mancata la mentalità vincente al Torino nel primo tempo, infatti, non ha saputo osare pur avendo di fonte un Parma rimaneggiato a causa delle tante assenze importanti, basta dire che mancavano Bruno Alves, Biabiany, Gervinho, Inglese e Grassi. Nella ripresa i granata hanno spinto maggiormente sull’acceleratore, ma sono stati troppo imprecisi sotto porta e hanno rischiato anche qualche cosa quando le squadre si sono allungate. Il Torino così è tornato a casa con un punticino, quando invece doveva e, alla luce di quanto si è visto in campo, poteva conquistarne tre.
Mazzarri sapendo che la partita aveva valenze in chiave Europa si è affidato agli uomini d’esperienza e a chi gli dà maggiori garanzie, anche se si è alla terza partita in una settimana, quindi, è stato preferito Moretti a Djidji per completare il terzetto difensivo composto da Izzo e N’Koulou. In mediana sulla destra la scelta è ricaduta su De Silvestri, che era uscito un po’ acciaccato dalla gara con la Sampdoria, in mezzo la fisicità di Rincon e Meïté e sulla sinistra Ansaldi. A sostegno dell’unica punta Belotti sono stati scelti Baselli e Berenguer. E di conseguenza ancora una panchina per Zaza. Le assenze pesanti sommate alla necessità di provare a conquistare punti per non essere risucchiati nella lotta per la salvezza hanno costretto mister D’Aversa a optare per il 5-3-2 con Gazzola e Dimarco arretrati sulla linea dei difensori con in mezzo Sierralta, Iacoponi e Gagliolo. A centrocampo nessun regista di ruolo con Rigoni ad agire davanti alla difesa e ai suoi lati Barillà e Kucka. In attacco Sprocati e Ceravolo.
Il Torino ha iniziato da subito a pressare il Parma che si è difeso cercando di mettere la gara sul piano dell’agonismo e affidandosi, quando ne aveva l’opportunità, alle ripartenze. La prima occasione degna di questo nome è stata del Torino, su calcio d’angolo N’Koulou si è elevato più alto di tutti, ma la sua deviazione non ha impensierito Sepe (11’). I granata hanno proseguito a controllare il gioco e una combinazione tra Berenguer e Baselli con diagonale di quest’ultimo finito un po’ oltre il palo ha messo in apprensione la retroguardia ducale (20’). Poi è stata la volta di Belotti che su schema da cacio d’angolo ha tirato, però, troppo debolmente (22’). Anche il Parma ha provato a rendersi pericoloso, cross di Kucka per Sprocati che ha colpito di testa vedendosi respingere il tiro da N’Koulou poi la palla è finita sui piedi di Rigoni che l’ha calciata sul fondo (25’). Mazzarri si è lamentato con i suoi per il ritmo troppo blando chiedendo che accelerassero, gli uomini di D’Aversa stanno quasi sempre tutti dietro la linea della palla e per aprire degli spazi servono movimenti degli uomini senza palla e velocità nell’agire. Su incursione di Ansaldi un bell’inserimento di Berenguer che poi ha tirato da fuori area, ma Sepe ha fatto sua la palla (28’). Il Parma ha pensato più a difendersi e nelle rare incursioni poco supportate dai centrocampisti o si è fatto fermare da un recupero difensivo dei granata (Ceravolo 32’) oppure non è stato capace di inquadrare lo specchio della porta (Dimarco 36’). La prima frazione di gioco si è quindi chiusa a reti inviolate, anche perché il Torino è stato fin troppo prudente forse temendo le ripartenze marchio di fabbrica del Parma.
Nella ripresa il Torino si è subito fatto sotto, un rimpallo ha trovato Baselli pronto a sfruttarlo e dopo un paio di finte il centrocampista ha calciato con il destro, ma il suo tiro a giro da posizione defilata è terminata un po’ oltre il palo (47’). La reazione del Parma non si è fatta attendere molto Kucka su una respinta corta si è impossessato della palla e ha servito Dimarco che entrato in area ha tirato, ma Sirigu non si è fatto sorprendere (51’). Un fallo di Belotti su Barillà è costato caro al capitano granata che è stato ammonito ed essendo diffidato salterà la prossima partita con il Cagliari per squalifica (57’). Mazzarri ha poi deciso di togliere Rincon, che era stato ammonito nel primo tempo, e mandare in campo Parigini passando dal 3-4-2-1 al 4-3-3 con Berenguer a sinistra, il neo entrato a destra e Baselli scalato a centrocampo. A rendersi pericoloso, però, è stato il Parma. Su calcio d'angolo battuto da Dimarco sponda di testa di Sierralta a centro area per Gagliolo che clamorosamente da due passi è andato a vuoto, sprecando una grandissima occasione da gol (62’). Immediata è stata la reazione del Torino. Sponda di De Silvestri e palla a Belotti che dopo averla controllata l’ha data all’accorrente Berenguer che ha tirato, ma la sfera è passata qualche centimetro oltre l’incrocio dei pali (63’). Rispetto al primo tempo la partita è diventata più briosa, ma le due squadre non riescono a sbloccare il risultato e allora Mazzarri ha cambiato ancora inserendo Zaza al posto di Ansaldi e passando così al 3-4-1-2 con Parigini a sinistra e Berenguer dietro le due punte Belotti e Zaza (66’). Uno scontro fortuito con Kucka ha lasciato a terra sanguinate Moretti che dopo le cure del caso è ornato in campo con una vistosa fasciatura in testa (70’). La risposta ai cambi di Mazzarri è arrivata quando D’Aversa ha tolto Ceravolo facendo entrare Siligardi (72’). Nel frattempo la partita si è accesa con una sequela di falli dovuti alla stanchezza e alla frustrazione per non riuscire a sbloccarla che ha portato a parecchie ammonizioni. Nel finale gli errori di mira non sono mancati. Parigini ha anticipato Gazzola e si è involato con campo aperto davanti e arrivato in area ha preferito tirare lui mandando la palla addosso a Sepe piuttosto che servire i compagni che avevano accompagnato l’azione (81’). In seguito è stata la volta di Siligardi che ha trovato lo spazio di tirare dalla distanza, ma seppur non di molto la conclusione è stata alta (83’). E poi quella di Belotti che dopo aver eluso Iacoponi ha calciato con potenza sbagliando decisamente la mira (86’). D’Aversa ha quindi immesso forze fresche facendo uscire Gazzola e inserendo Scozzarella (88’). Nel recupero ancora un cambio nelle file del Parma con Bastioni in campo per Dimarco e gli assalti mossi più da disperazione che da altro del Torino. E’ così finita zero a zero tra Parma e Torino.
Il Torino ha sprecato una grandissima occasione per dimostrare di essere una squadra capace di esserci nel momento giusto. Anche Zaza per l’ennesima volta è mancato quando avrebbe dovuto dare una mano, infatti, dal suo ingresso in campo ha fatto più falli, non gravi sia chiaro, che giocato buoni palloni. Il Parma voleva il pareggio e ha fatto di tutto per ottenerlo riuscendoci e comunque anche creando qualche occasione, ma i granata hanno qualità maggiori e una squadra che vuole andare in Europa deve riuscire a scardinare il muro difensivo di avversari non al meglio e soprattutto deve sfruttare le occasioni che crea. Non ci sono scusanti quando si tira fuori o quando si tira nello specchio, ma addosso al portiere. Per il Parma è stato un punto guadagnato, per il Torino senza ombra di dubbio due persi e si spera che alla fine non siano quelli che compromettono il raggiungimento dell’obiettivo.