Torino, Cairo: "Non penso a vendere Buongiorno. Europa? È presto per dirlo ora"

21.11.2023 23:38 di  Redazione TG   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb
Torino, Cairo: "Non penso a vendere Buongiorno. Europa? È presto per dirlo ora"
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Urbano Cairo, presidente del Torino, è intervenuto a margine del DLA Piper Sport Forum "La nuova sfida del calcio: combinazione di performance sportiva e finanziaria" a San Siro, parlando ai media presenti, tra cui TMW: "Il tema più importante affrontato oggi? Quello del Decreto Crescita è una cosa che va mantenuta, ha dato al calcio italiano la possibilità di accedere a talenti importanti, che hanno consentito poi a squadre italiane di avere poi un calcio che,in Italia ha un certo livello di fatturato legato ai diritti tv, ma che può crescere tantissimo all'estero, dove davvero abbiamo uno spazio per crescere notevolissimo rispetto alla Spagna e ovviamente all'Inghilterra, visto che siamo un terzo dei primi e un sesto dei secondi".

Cosa poi merita attenzione?
"Il tema degli stadi, dove se effettivamente anche in Italia si cominciasse ad avere la possibilità di farli si avrebbe evidentemente uno sviluppo di tutto quello che è il sistema calcio molto importante. Il calcio oggi in Italia ha un potenziale di crescita che non hanno il calcio inglese, che è già arrivato al top o quasi, e il calcio spagnolo. Per sfruttare questo potenziale però è molto importante avere dei calciatori di un certo livello che con il Decreto Crescita puoi ottenere spendendo un pochino meno, visto che siamo in una fase economica non brillantissima. Molte squadre hanno perso soldi, i debiti sono tanti ed è molto importante avere questo genere di aiuto. Il calcio è una grande industria, questo serve anche allo stato italiano: aiutare il calcio significa aiutare lo Stato stesso. Aiuti una grande industria, credo la decima in Italia, che poi ovviamente ti porta contribuzione fiscale".

Che cosa pensa della partita giocata da Buongiorno?
"Sono veramente molto orgoglioso. Ho visto la partita con i miei figli ed eravamo veramente orgogliosi dell'Italia, che si è qualificata ed è stata una cosa importante per noi, e del nostro Alessandro, che ha fatto una grande partita. Non era facile avendo preso l'ammonizione al 6' giocare 90 minuti in quel modo, quindi siamo veramente felici. Gli ho mandato un messaggio immediatamente dopo la partita, mi ha risposto, abbiamo parlato ed era veramente molto, molto contento anche lui. Complimenti a tutta la squadra e a Spalletti, che ha dato un'inversione di marcia notevolissima a tutta la squadra e non era facile, con tutto quello che è successo, anche per esempio il tema delle scommesse, riuscirci. È stata una cosa molto pesante, però fortunatamente ce l'abbiamo fatta e potremo difendere il titolo europeo conquistato nel 2021".

Quanto vale adesso Buongiorno? Si dice che l'Inter sia interessata.
"Lui mi ha detto che sarebbe rimasto volentieri al Torino, io gli ho detto: 'Alla grande, rimani con noi che faremo un grande campionato'. Questa è l'intesa tra noi, quindi io non penso a vendere Buongiorno".

Come lo vede in futuro?
"Lui è nato nel Toro, a 7 anni è arrivato al Toro e adesso ne ha 24, quindi è 17 anni che è al Toro, adora il Toro, adora la maglia del Toro ed è un ragazzo veramente fantastico. Davvero una persona perbene, un ragazzo splendido, si è laureato, studioso, disciplinato, ha una fidanzata molto carina, molto bella, ma anche una bella persona, una famiglia stupenda. È un ragazzo perfetto per noi, non è il capitano perché lo è Rodriguez, ma è capitan futuro. Non diciamolo troppo però perché De Rossi doveva esserlo e non lo ha mai fatto (ride, ndr)".

È un caso che il Torino si sia ripreso quando è tornato Buongiorno?
"Certamente lui è molto importante, ma la squadra ha fatto grandi cose. Ho visto Zapata cresciuto in maniera notevolissima, che ha dato un contributo notevolissimo, aprendo varchi come sa fare lui con la fisicità che ha, ma lo stesso discorso vale per Sanabria, Gineitis, che ha fatto benissimo. La squadra tutta ha fatto bene: Milinkovic-Savic ha fatto grandi parate, in mezzo al campo ci sono da menzionare Linetty e Ilic, che è tornato quello che conosciamo, Ricci prima di farsi male, Vlasic con il gol che ha fatto al Sassuolo... Poi Buongiorno ha una grande capacità di trascinare".

Lo Scudetto è una sfida tra Juventus e Inter?
"Non lo so, non siamo neanche ad un terzo del campionato... Inter e Juventus hanno un po' di vantaggio certamente, ma dipenderà molto anche dalle preparazioni fisiche. Nerazzurri e bianconeri hanno cominciato a mettere una qualche ipoteca sul fatto di giocarsela tra loro".

Il Torino per cosa corre? Lo scontro con il Bologna è per l'Europa.
"La partita con il Bologna è molto importante, va preparata molto bene, ma è presto per dirlo ora. Sicuramente siamo lì, con 16 punti siamo ad un passo da tutto, addirittura il quinto posto è a 20 punti... E noi abbiamo avuto penalizzazioni importanti: se pensiamo al gol contro il Monza che era buono, il rigore che c'era e tante altre cose, sulle quali non voglio tornare sennò sembra che mi lamenti troppo. Ho visto una statistica, che non ho fatto io, che dice che negli ultimi 3 campionati abbiamo avuto 200 penalizzazioni e 50 vantaggi e, nelle 200 penalizzazioni, abbiamo 35 rigori non dati in 3 anni, più tutta una serie di cose. Sarebbe bene che qualcuno avesse un'attenzione non per noi, ma per avere una maggiore oggettività".