Torino, buona la prima

10.08.2009 16:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, buona la prima
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Pierpaolo Bironi

 

Coppa Italia, calcio d’agosto. La prima uscita ufficiale del Toro in versione 2009/2010 coincide con una vittoria che fa ben sperare. I ragazzi di Colantuono imballati dai carichi di lavoro centrano l’obiettivo minimo e superano la prima prova della loro stagione. La squadra comincia a dare segni di esistenza, Colantuono la sta plasmando a sua immagine e somiglianza, tanto impegno e grinta fanno capire che la musica probabilmente quest’anno cambierà. La rinuncia a Dzemaili mostra che in seno alla squadra la vita è diversa e guai a chi prova a criticare. L’allenatore decide, i ragazzi eseguono mettendoci del loro finalmente.

La settimana granata si è conclusa quindi con un mini botto, questa vittoria, e altri colpetti che fanno sussultare i tifosi. La cessione di Barone libera posti a centrocampo e soprattutto libera zavorre contrattuali. Questa mossa non la si poteva fare una stagione fa quando era chiaro che il campione del mondo aveva perso lo smalto dei giorni migliori? Forse ci voleva un vero DS per capire che il massimo da un giocatore così lo ottieni mettendolo sul mercato, regalandolo e risparmiando 1 milione di euro di ingaggio. La matematica non è un’opinione e per una Barone che se ne va ecco un Loviso che arriva. L’ex livornese come già da me detto, potrà essere un giocatore utile per il presente, ma non in prospettiva. A 25 anni il ragazzo ha esperienza e buone doti, sarà un ottimo maestro per quello che probabilmente sarà il vero futuro del Toro, ovvero Gorobsov.

Foschi ha risparmiato cercando un giocatore che gli permettesse di avere affidabilità in una stagione lunga come questa e che in futuro non diventi una zavorra, ma una buona pedina di scambio per arrivare a giocatori che in B è difficile avere, rinforzando così la rosa. Il mercato procede, ma potrebbe anche concludersi qui, il Toro ora ha il regista che cercava, forse manca un terzino destro futuribile, ma la squadra ormai pare affidabile in ogni reparto, almeno sulla carta. Il campo, ma soprattutto le motivazioni dei giocatori diranno il resto, sperando che in caso di mancata partenza di Dzemaili, non si vengano a creare malumori che come un domino possano fare crollare la squadrta senza preavviso. Cairo, in mattinata a Forte dei Marmi, dimostra di lasciare ampio spazio a Foschi, il Ds lo ripaga arricchendolo e arricchendo il Toro anche senza in effetti vendere nessuno, ma solo regalando vecchi campioni a qualcuno che pensa possano avere il loro ultimo “Canto del Cigno”. In bocca al lupo.