Torino a meno due al raduno con la palla che passa a Juric che però attende risposte dal mercato
Chissà che cosa starà pensando Ivan Juric? Quando si sta per iniziare una nuova avventura, come sta capitando a lui con il Torino è inevitabile che in testa frullino mille pensieri tanto più se ci si è lasciati alle spalle una sorta di confort zone qual’era l’Hellas Verona per catapultarsi in una piazza storicamente più famosa, ma che sta attraversando un gran brutto periodo. Juric è uno tosto, ma ereditare una squadra che per sue stagioni si è salvata all’ultimo e che ha incassato in campionato 137 gol non è cosa da poco. Oltretutto la rosa è folta, 42 giocatori compresi chi ritorna dai prestiti e due Primavera, e ci sono molti giocatori che non rientrano più nei piani, alcuni dello stesso Juric e altri della società (Sirigu su tutti), ma che non è facile cedere a causa di prestazioni non eccellenti (Rodriguez) e per qualcuno anche ingaggi troppo elevati (Zaza) o richieste da parte del Torino considerate eccessive (Lyanco). E aleggia sempre l’incognita Belotti, il suo contratto scadrà nel 2022 e non ci sono novità sul possibile rinnovo, con il Torino che ha fatto sapere tramite intermediari che per la sua cessione servono 34 milioni di euro.
Juric ha come sistema di gioco il 3-4-2-1 per cui ha bisogno di due trequartisti di ruolo, per evitare di dover adattare calciatori che hanno caratteristiche più da esterni d’attacco, uomini di fascia che corrano su e giù rifornendo anche di cross la punta, centrocampisti in grado di fare le due fasi, offensiva e difensiva, e una difesa solida. A oggi a parte i prolungamenti di contratto a Milinkovic-Savic e Ansaldi e l’acquisto, prestito con obbligo di riscatto, di Berisha non è stato fatto nulla in entrata e in uscita gli addii di Nkoulou, Ujkani, Damascan, Ferigra e Procopio, per fine contratto, il riscatto da parte dell’Elche di Boyé e i ritorni alla base di Bonazzoli, Murru e Gojak, che non sono stato riscattati. Decisamente troppo poco a due giorni dal raduno. Costringere Juric a dover impostare la preparazione estiva senza certezze su chi poi avrà a disposizione durante la stagione lascia a dir poco perplessi tutti, ma forse non preoccupa il presidente Cairo e il direttore tecnico Vagnati. Chissà che cosa starà pensando Ivan Juric?