Torino, è cominciata la fase b

19.06.2009 14:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, è cominciata la fase b
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© foto di Federico De Luca

Cairo due la riscossa. E' quello che si è potuto constatare ieri durante la presentazione di Colantuono, che si è fatto attendere come la sposa, mentre Cairo lo aspettava all'altare, puntualissimo. A dispetto delle altre volte ci è parso un presidente più sincero, che non ha voluto nascondere le sue insoddisfazioni e delusioni, di colui che ha capito di essere stato tradito e per questo vuole defilarsi. Siamo certi che Cairo, anche se cambierà numero di telefono, alla fine non resisterà ad essere tempestato da sms, perchè è un comunicatore nato. Non lo è per mestiere, ma per nascita. Di sacrifici ne ha fatti, ha cercato di affabulare la piazza accontentandola, ma le ragioni dei tifosi spesso non si sposano con la logica di una squadra e società, così l'essere troppo disponibili può essere un boomerang.

Ora spazio a Foschi, persona che sembra schiva, ma invece ha verve e simpatia, da buon romagnolo verace. E' stato in sordina in questi mesi, ora, che ha avuto pieni poteri e potrà lavorare con il suo allenatore preferito, sembra essersi tolto un peso (e anche Pederzoli...) per cui si sta calando sempre più addentro ai fatti granata.

Colantuono è parso leggermente spaesato, forse non si aspettava tutti questi giornalisti, manco fosse Lippi alla presentazione dell'Italia. Ma in fondo è venuto a Torino per un bagno di folla, per la passione della sua gente e non abbiamo dubbi sulla sua sincerità. E' impulsivo e uno che si sbraccia molto, ma sa anche essere composto e calmo nei momenti opportuni. L'augurio che gli facciamo è di non andare più alla presentazione di un nuovo tecnico per i prossimi due anni. Colantuono non è spaventato dalla fama di Cairo mangia mister, lo sa che questo è il prezzo da pagare per chi decide di allenare, poi ha vissuto due anni difficili a Palermo, per cui si è fatto le ossa.

Ora, finita la questione allenatore, non rimane che aspettare la fase due, quella della squadra, chi rimane e chi se ne andrà. Colantuono vuole una rosa di massimo 21/22 giocatori, dunque è ipotizzabile che chi è in scadenza di contratto non gli verrà rinnovato, tranne forse a Franceschini, che in B sarebbe utile e merita la riconferma. I pezzi da novanta verranno ceduti, salvo probabilmente Bianchi (la Fiorentina sta cercando altri attaccanti), così i ritorni dai prestiti. Resterà uno zoccolo duro formato probabilmente da Zanetti, Ogbonna, Rubin, Abbruscato e Rivalta, più altri da definire.