Tocca a Baselli e Rincon dare un’identità al Torino con il Napoli

Oltre a Falque rischiano di saltare per infortunio la gara con i partenopei anche De Silvestri e Soriano. A Belotti e Zaza il compito di concretare le manovre offensive.
21.09.2018 11:12 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Daniele Baselli
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Daniele Baselli
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Torino affronterà il Napoli con assenze pesanti, sicura quella di Iago Falque alle prese con una lesione di basso grado ai muscoli flessori della coscia destra e molto probabili anche quelle di De Silvestri e Soriano. I due ancora ieri non si sono allenati con i compagni sottoponendosi a terapie e a un lavoro differenziato per cercare di recuperare il primo da problemi muscolari e il secondo da una contusione rimediata nel finale di gara con l’Udinese e da un affaticamento muscolare. Se a questi infortunati si aggiungono i lungodegenti Ansaldi, trauma distorsivo al ginocchio destro con interessamento del compartimento mediale, e Lyanco, operato a maggio per risolvere il trauma contusivo/distorsivo al piede sinistro, è facile comprendere che Mazzarri sarà condizionato nel decidere la formazione.

I problemi si concentrano in un reparto in particolare: il centrocampo. Se anche, ipotesi assolutamente non alta, Soriano e De Silvestri dovessero recuperare in modo da essere convocati non sarebbero sicuramente al top. Mazzarri, quindi, sarà quasi obbligato a schierare con il Napoli Aina, Meïté, Rincon, Baselli e Berenguer con Lukic e Parigini come unici due rincalzi. E’ evidente che in una zona del campo così delicata per gli equilibri della squadra e per il gioco sia difensivo sia offensivo a dover prendere per mano i compagni sono Baselli e Rincon, gli unici due che hanno esperienza e maturità per dirigere le manovre. Gli altri sono giovani e oltretutto Aina e Meïté alla prima stagione in serie A, quindi, possono contare sull’esuberanza fisica, su qualità che si sono già intraviste e sulla voglia di emergere, ma nessuno può pretendere, aggiungendo ai due anche Berenguer e pure Lukic e Parigini, che possano farsi carico di particolari responsabilità.

Il Napoli è un avversario ostico perché ha qualità e obiettivi molto superiori a quelli del Torino e in più arriva da una gara di Champions nella quale avrebbe dovuto e potuto fare di più avendo affrontato un avversario alla portata qual è la Stella Rossa di Belgrado e non essendo riuscito ad andare oltre il pareggio a reti inviolate. Quindi, i partenopei avranno voglia di rivalsa domenica all’ora di pranzo anche perché per lottare con la Juventus per lo scudetto non possono permettersi neppure un mezzo passo falso poiché i bianconeri sono già avanti tre punti in classifica e affronteranno in trasferta il neo promosso Frosinone. Se da una parte Baselli e Rincon dovranno dare i giusti equilibri alla squadra dettando i tempi di gioco, facendo da scudo alla difesa e innescando le azioni d’attacco dall’altra toccherà a Belotti e Zaza finalizzare le manovre offensive segnando. I due attaccanti sono alla ricerca dell’intesa perché non possono permettersi di ostacolarsi a vicenda, in settimana Mazzarri ha fatto lavorare molto il gruppo su tutti questi aspetti e sicuramente vorrà vederne i frutti in campo. Senza pretendere che il Torino batta il Napoli, farlo comunque sarebbe una grande cosa, si vorrebbe almeno vedere una squadra capace di giocare come ha fatto nel secondo tempo con l’Inter e che non facci rimpiangere gli assenti. L’apporto di Baselli, Rincon, Belotti e Zaza dovrà essere massimo, anche perché se il Torino vuole veramente puntare a un posto in Europa League non può fare a meno di giocatori che siano all’altezza della situazione e potenzialmente questi quattro lo sono.