Superato l’esame di maturità a Lecce: ora la laurea contro il Napoli
Era un esame di maturità a tutti gli effetti, il Torino lo ha superato a pieni voti. Troppo spesso in partite come quella di Lecce i granata erano caduti: un avversario non particolarmente blasonato, una trasferta su un campo complicato, l’euforia per due vittorie consecutive. La squadra di Juric, invece, ha azzerato tutto e al ‘Via del Mare’ ha disputato una delle gare più intelligenti della stagione, tra l’uno-due a metà primo tempo che ha steso i salentini e una ripresa senza grandi sofferenze. “Sono contento per il risultato, ma sono molto meno esaltato dalla prestazione – così il tecnico riporta tutti sulla terra – perché si poteva fare di più con la gestione delle palla”. Nessuna esaltazione, ma la giusta consapevolezza per poter tentare un rush finale in crescendo: la zona Europa è sempre lì, difficile da raggiungere ma comunque a portata di mano, e all’orizzonte c’è una sfida proibitiva.
Esame di laurea
Già, perché se contro il Lecce era un esame di maturità, domenica prossima sarà una vera e propria laurea. All’Olimpico Grande Torino arriverà il Napoli che sta dominando su tutti i campi d’Italia e d’Europa, in più il Toro ha uno score terribile contro i partenopei: nelle ultime dieci gare non è mai arrivata la vittoria, ma soprattutto sono stati subiti 15 gol a fronte dei soli sei realizzati. In più, c’è l’altro tabù che ha colpito i granata ormai da quattro anni esatti, quello delle tre vittorie consecutive. Juric non ci è mai riuscito così come i suoi predecessori Nicola, Giampaolo e Longo, per ritrovare un tris bisogna tornare ai tempi di Mazzarri. Era il Toro dei 63 punti finali, quello che sarebbe arrivato per poi andare in Europa grazie ai problemi del Milan, e che tra febbraio e marzo 2019 superò in sequenza Atalanta, Chievo Verona e Frosinone. Di quella squadra è rimasto solo Aina, sembra davvero un’altra era geologica: i granata vogliono provare ad aggiornare le statistiche per mettere ulteriore pressione all’Atalanta sesta distante cinque punti. E anche per tentare lo sgambetto a quelli che, ormai è solo questione di tempo, saranno i prossimi campioni d’Italia.