Sugli obiettivi futuri ci vuole chiarezza soprattutto con i tifosi

L'inizio del calciomercato s'avvicina e le voci di cessioni e nuovi arrivi si susseguono fra verità, depistaggi e fantasiose possibilità. La programmazione del futuro è cosa seria e va condivisa con i tifosi all'insegna della trasparenza.
18.05.2013 12:40 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Sugli obiettivi futuri ci vuole chiarezza soprattutto con i tifosi
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© foto di Federico De Luca

I tifosi del Toro non sono degli sprovveduti e sanno benissimo che fa parte del gioco delle parti dire e non dire, lasciar credere che qualche cosa d’importante si farà oppure smentire o fare mezze affermazioni finalizzate a non sbilanciarsi né in un senso né nell’altro, però proprio perché non sono degli sprovveduti sanno perfettamente tirare le somme e valutare i risultati ottenuti e hanno ben preciso in mente cosa vorrebbero per il futuro: non la luna, ovviamente, ma un miglioramento sul piano sportivo rispetto a quanto finora è stato ottenuto.

Tra la fine di un campionato e l’inizio ufficiale delle trattative di calciomercato c’è un periodo di tante chiacchiere. Alcune volte fra le tante parole c’è anche chi sottotraccia fa delle affermazioni che poi si rivelano vere, ma spesso i discorsi creano aspettative superiori a quella che sarà la realtà. Il bilancio di questa stagione dice chiaramente che il Torino ha ottenuto quanto si era prefissato e ci è riuscito faticando nell’ultimo periodo e grazie anche a un livello qualitativo del campionato generalmente medio-basso, quindi anche solo pensare che con qualche innesto di buon livello il prossimo anno si possa aspirare all’Europa League è pura follia. Non sarebbe solo fare il passo più lungo della gamba per faciloneria e superficialità, ma vorrebbe dire mentire essendo consapevoli di farlo. C’è un abisso fra il Torino e Fiorentina, Udinese, Lazio e Roma, ossia le squadre che per piazzamento in campionato o per vittoria della Coppa Italia disputeranno l’Europa League del prossimo anno, quindi anche se la società granata tenesse in toto l’attuale rosa e vi aggiungesse un giocatore di discreto livello per ogni reparto (terzino, difensore centrale, centrocampista, esterno alto e attaccante), non colmerebbe il divario con le quattro squadre citate.

E’ chiaro che in teoria Cairo, Petrachi, Ventura e Comi possono allestire una squadra formata da giocatori qualitativamente di alto profilo e quantitativamente sufficienti per non avere la coperta corta, come è accaduto in certi frangenti in questo campionato, ma sarebbe possibile solo se venissero spesi tantissimi soldi per l’acquisto e l’ingaggio di nuovi calciatori e in un periodo di crisi come l’attuale è impensabile che accada, non avviene neppure nei top club italiani. Per queste ragioni è fondamentale che la società granata sia molto chiara con i tifosi e indichi esattamente quali sono gli obiettivi per la prossima stagione e come intende raggiungerli. Se ci sarà totale trasparenza non si creeranno false aspettative nei tifosi e l’ambiente sarà sereno e anche qualora dovessero accadere periodi di difficoltà, come succede a tutte le squadre in ogni campionato, i tifosi non solo non mugugneranno e tanto meno contesteranno, ma faranno quadrato attorno a giocatori, allenatore e società per superare i problemi tutti insieme. Se, invece, i dirigenti granata non saranno chiari, diranno frasi scontate e generiche allora i tifosi si regoleranno di conseguenza e finiranno nella migliore delle ipotesi per allontanarsi non rinnovando l’abbonamento, non andando allo stadio la domenica e magari neppure guardando la partita in televisione o nella peggiore delle iporesi esterneranno tutto il loro dissenso. I tifosi e i giornalisti non sono i nemici di dirigenti, allenatori e giocatori, ma hanno tutto il diritto non solo di essere informati, ma anche di criticare se ritengono che qualche cosa non vada del tutto bene; le critiche se motivate non sono fatte per distruggere o creare problemi bensì per aiutare a ottenere il meglio.
Puntare a stabilirsi nella parte sinistra della classifica è un traguardo ragionevole per il Torino, ma per riuscirci ci vuole una programmazione molto oculata e patti chiari con i tifosi, in modo da creare le condizioni ottimali per raggiungere l’obiettivo.

 

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