Sta per finire un anno orribile e la salvezza del Torino passa da Cairo e dal mercato

30.12.2020 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo
TUTTOmercatoWEB.com
Urbano Cairo
© foto di Image Sport

Ah se si potesse tornare al 30 dicembre 2019 e eliminare il 2020, ma non esiste bacchetta magica per farlo né per la via quotidiana stravolta dalla pandemia né per il Torino travolto da se stesso e da una gestione non lungimirante. Siamo al 30 dicembre 2020 ed è meglio tralasciare di fare un bilancio di questo anno  che ha visto la miserrima squadra granata inanellare uno dopo l’altro record negativi perché sarebbe come tirarsi una martellata sui piedi, entrambi dal momento che l’anno finisce molto peggio di com’era iniziato. Infatti, il 30 dicembre 2019 il Torino era decimo in classifica con 21 punti dopo 17 giornate con media 1,23, mentre oggi è ultimo con 8 punti racimolati in 14 gare con media 0,57.

Adesso i tifosi possono solo aggrapparsi al mercato nella speranza che il presidente Cairo non commetta i soliti errori. La priorità assoluta è rinforzare il centrocampo. Circolano i nomi di Krunic, Abdoulaye Touré, Lobotka e Alfred Duncan e sorge spontanea la domanda: chi fa questi sarebbe il più adatto al Torino? Molto difficile dare una risposta, nessuno di loro è uno di quei giocatori che possono far sognare i tifosi, si tratta di più o meno discreti calciatori per cui oggettivamente non si può sapere se immessi in un contesto problematico com’è quello del Torino possano effettivamente aiutare la squadra a risollevarsi. E’ come il cane che gira su se stesso per prendersi la coda credendo che non faccia parte del suo corpo.

La cosa migliore che può accadere e che Giampaolo, visto che al momento è stato riconfermato alla guida della squadra, abbia la forza di chiedere specifici giocatori e che uno dei quattro o nel caso abbia fatto qualche altro nome gli sia consegnato già il 4 gennaio, giorno di apertura del mercato. Cairo ha un grande debito nei confronti di Giampaolo visto che in estate non gli ha dato né il regista né il trequartista per cui in questa sessione di mercato avrebbe il dovere morale di accontentare l’allenatore, tanto più che non pare proprio essere uno che pretende chissà quali giocatori, se non quelli funzionali alla sua idea di gioco. Ovviamente oltre al centrocampista servirebbero anche un difensore e un attaccante, ma piuttosto che arrivino tre giocatori in cerca di riscatto è meglio che gli eventuali sforzi si concentrino solo su uno di qualità media tendente all’alta e nel caso deve essere appunto un centrocampista.

Il Torino e i suoi tifosi non meritano di subire l’onta della 7ª retrocessione, dopo il fallimento i granata furono ammessi in cadetteria però non si trattò di una retrocessione dovuta a demeriti sul campo, e poi trascorrere la prossima stagione per la 13ª volta in Serie B. Affinché il 2021 non sia per il Torino anche peggio del 2020 ci si può solo affidare a Cairo e confidare che agisca bene e tempestivamente nel mercato di gennaio. Auguri.