Solo Ventura meglio di Juric nell'era Cairo
Il Torino viaggia a gonfie vele, e questo nonostante alcuni stop inattesi ed un periodo negativo in cui, contro Verona, Salernitana e Spezia ha colto solamente due punti. Eppure è riuscito ugualmente a raggiungere quota trenta, scavalcando al settimo posto l'Udinese. Questa altalena di risultati, più che per problemi di squadra (che comunque manca di una vera punta ancora oggi e non dispone di una panchina all'altezza della lotta europea), si può spiegare con una maggiore amalgama del livello del campionato italiano. Tuttavia, il risultato è straordinario, perché il Toro di Cairo è riuscito a fare meglio solamente in un'occasione, quella di Giampiero Ventura del 2014, che ha concluso la stagione con la strabiliante qualificazione in Europa League (uno in più, tra l'altro, rispetto ad un anno, fa, considerando il recupero della gara rinviata contro l'Atalanta, poi disputato in aprile). La distanza dalla squadra che vantava in attacco Ciro Immobile e Alessio Cerci, è comunque minima, perché parliamo solamente di due lunghezze. Ora, non è il momento per farsi illusioni in merito ad un possibile piazzamento che porterebbe ad un nuovo ritorno alle competizioni internazionali, ma sognare è comunque lecito, ed anche se il tecnico Ivan Juric, il vero artefice di tutto questo, seguita a ripetere che questo gruppo, così composto, non è ancora all'altezza, di fatto fino ad ora ha dimostrato, con i fatti, il contrario.