Si attende in settimana la svolta sull’attaccante mancante a Ventura
L’attuale stallo sull’arrivo dell’attaccante potrebbe risolversi nei prossimi giorni quando l’agente di Hernandez parlerà con i dirigenti dell’Hull City e cercherà di trovare l’accorso per il passaggio del suo assistito al Torino. I nodi da sciogliere sono due: il club inglese non vuole dare in prestito il giocatore e l’ingaggio. L’Hull City aveva prelevato Hernandez dal Palermo pagandolo 11 milioni di euro e di conseguenza dopo una sola stagione non vuole svenderlo, ma è anche altrettanto vero che quella cifra non potrà essere raggiunta e si lavora per una trattativa intorno agli 8 milioni per una cessione a titolo definitivo. La cifra è decisamente alta e quindi il Torino deve valutare con la massima attenzione se è il caso di spenderla, per un giocatore che ha discrete caratteristiche che potrebbero essere utili alla squadra, ma che in parte sarebbe una sorta di doppione di Quagliarella. Sul fronte dell’ingaggio Hernandez attualmente percepisce tra i 2,5 e i 2,8 milioni di euro e tutti sanno che nessuno al Torino percepisce un tale stipendio poiché il tetto massimo in vigore è molto, ma molto inferiore, circa 1 milione più eventuali bonus, di conseguenza se Hernandez dovesse arrivare al Torino non basterebbe che si tagliasse in parte l’ingaggio si dovrebbe trovare un punto d’incontro. Detto questo, fra la strarande maggioranza degli addetti ai lavori il candidato ideale per andare a completare l’attacco granata è Belotti, che è anche la prima scelta, ma è risaputo che trattare con Zamparini non è mai cosa semplice, però se il Torino volesse assolutamente il giocatore palermitano non sarebbe impossibile ottenerlo, Cairo dovrebbe sedersi a un tavolo con il patron rosanero e affrontarlo, metaforicamente parlando, con estrema decisione e convinzione e alla fine Ventura otterrebbe Belotti. Sullo sfondo rimangono anche altri profili di attaccanti Seferovic e Borini, che potrebbero tornare in auge qualora sfumassero i primi due. Nei prossimi giorni un po’ più di chiarezza sulla situazione potrebbe essere fatta, al momento si può solo attendere e sperare che arrivi l’attaccante più idoneo.
La prima parte dell’allenamento si è svolta in palestra per un lavoro defaticante a seguito della partita di ieri sera con il Rennes. I tifosi, tra i quali tanti bambini, giunti a Châtillon da molte parti d’Italia per passare una bella domenica pomeriggio con il loro Toro per questo lavoro in palestra sono rimasti molto delusi e hanno garbatamente protestato con qualche fischio e gridando “Fuori, fuori” perché speravano di vedere i propri beniamini per tutta la durata dell’allenamento in campo. Quando i giocatori si sono presentati sul terreno di gioco - alle 18,11 per primi i portieri, che hanno fatto esercizi specifici con i loro preparatori, e dieci minuti dopo tutti gli altri - hanno corso un po’, come sempre i calciatori sono stati accolti con applausi e cori d’incitamento. A seguire è stata svolta una partitella a campo ridotto, non era presente Jansson perché ancora bloccato a letto dalla febbre, mentre Silva ha lasciato il campo nel secondo tempo della partitella e la sua squadra è rimasta in dieci.
L’allenamento è terminato alle 19,06. Alla fine della sessione di lavoro i giocatori si sono recati vicino alle tribune per firmare autografi e farsi fotografare dai tifosi.
A breve sul sito ufficiale del Torino Fc sarà indicato il programma con gli orari degli allenamenti di domani.