Se il Debreceni è determinato come il suo presidente il Torino dovrà esserlo di più
Spesso capita che i sottoposti o i dipendenti siano il riflesso del capo e se è così anche per i giocatori del Debreceni non sarà proprio una passeggiata per il Torino avere la meglio sui magiari. Non tanto perché i giocatori allenati da András Herczeg hanno una tenuta atletica superiore, poiché hanno iniziato prima dei granata a prepararsi e hanno già disputato un turno di qualificazione all’Europa League eliminando gli albanesi del Kukes, e neppure perché la tecnica e la tattica più affinata degli uomini di Mazzarri potrebbe non bastare per avere la meglio, ma per le motivazioni. Almeno questo è ciò che si percepisce dalle parole del presidente Gabor Szima che qualche giorno fa, come riporta Tuttosport, aveva detto: “In campo internazionale non dobbiamo sottovalutare nessuno, ma non contano solo i valori tecnici perché conta soprattutto la motivazione del gruppo”. E a proposito della sfida con il Torino aveva specificato: “Spero che l'idea di affrontare una squadra italiana possa stimolare i giocatori e non spaventarli. Avremo la possibilità di affrontare la partita con la mente libera e nulla da perdere”.
Malgrado il Debreceni non sia una realtà che anche a livello economico può competere in Europa con i club di fascia alta e forse neppure con quelli di fascia media delle nazioni più quotate nel calcio il presidente ha messo in chiaro che “Il nostro budget può competere anche con quelli superiori” spiegando che è possibile farlo “Con una buona gestione e decisioni adeguate”. Per certi aspetti e con le dovute proporzioni il presidente Szima e Cairo, non nelle ultime stagioni ma in quelle precedenti, hanno gestito i rispettivi club con modalità simili e lo si capisce dalle parole del patron del Debreceni sulla sua gestione della società: “E’ difficile per una realtà come la nostra sperare di diventare più forti a livello economico. Gli imprenditori della città, purtroppo, non hanno mai sostenuto il club in maniera significativa. Per questo siamo costretti a vendere i giocatori più interessanti al fine di mantenere il nostro bilancio in equilibrio: ogni anno abbiamo bisogno di queste entrate per far quadrare i conti”.
Non è difficile immaginare che i giocatori ungheresi sfrutteranno quindi la vetrina data dalla gara con il Torino per mettersi in mostra e qui si torna all’altra parte del discorso di Szima sulle motivazioni e sulla mente libera in quanto il Debreceni non ha nulla da perdere, mente il Torino molto non fosse altro per la delusione che darebbe prima di tutto ai propri tifosi se non passasse il turno.