Scambio Quagliarella Ilicic? Mah! Da valutare bene tutti gli aspetti
Se Ventura volesse passare al 3-4-1-2 è fuor di dubbio che un giocatore con le caratteristiche di Ilicic sarebbe utile perché lo sloveno è dotato di quella fantasia che spesso a El Kaddouri viene meno, sa puntare l’uomo e palla al piede, come piace al mister granata, inserirsi negli spazi. Anche se Ventura volesse continuare con il 3-5-2 Ilicic potrebbe comunque essere una soluzione parecchio interessante poiché si può sfruttare la capacità dell’attuale giocatore viola da seconda punta atipica, che per certi aspetti ricorda Cerci, non tanto per la corsa con accelerazione in progressione a superare l’avversario, ma per la capacità comunque di saltare l’uomo in quanto lo sloveno tende a farlo affidandosi di più al dribbling. La Fiorentina però vorrebbe Quagliarella, l’unico attaccante granata che finora ha segnato un po’ di gol, quattro, anche se in campionato dalla gara con l’Udinese del 19 ottobre e da quella d’Europa League con l’Helsinki del 6 novembre non ha più segnato.
L’attivo di Ilicic comporterebbe un profondo rivoluzionamento in attacco e questo a gennaio potrebbe non essere del tutto consigliabile, poiché ci vorrebbe tempo per amalgamare il reparto e invece il Torino ha bisogno subito di cambiare marcia. E poi chi farebbe la prima punta? Pinillia, che potrebbe finire all’Atalanta? Muriel, ma quanto tempo ci vorrebbe per strapparlo all’Udinese? Bergessio, in più che probabile uscita dalla Sampdoria perché chiuso da Okaka? Amauri, che Ventura vorrebbe arretrare un pochino per dare maggiore spazio a Martinez, come lo stesso italo-brasiliano ha rivelato nel post partita dopo la gara con il Genoa? O qualche altro attaccante? Non sembra proprio così semplice trovare una prima punta da affiancare a Ilicic. E i costi dell’operazione quali sarebbero? Ilicic ha mercato sia in Italia sia all’estero e la Fiorentina che non sembra più di tanto interessata a tenerlo non faticherebbe a piazzarlo, anche se nell’affare il Torino potrebbe voler inserire Kurtic, altro giocatore che in viola non ha trovato granché spazio. Senza contare che lo sloveno ha un bel caratterino ed è tutto da vedere se entrerebbe in sintonia con Ventura, altro che ha le sue idee e che non sempre riesce ad instaurare un buon rapporto con i suoi giocatori, che se non si adeguano alle sue direttive finiscono prima in panchina, poi in tribuna prima di voltare i tacchi ed andarsene.
Non si discutono le doti tecniche di Ilicic, ma rivoluzionare con il suo ingresso e l’uscita di Quagliarella il reparto d’attacco parrebbe una mossa radicale che se fosse fatta in estate desterebbe minori interrogativi, mentre a gennaio lascia dei dubbi perché non c’è tempo in quanto le partite incombono e i dodici gol fin qui realizzati in campionato hanno bisogno di un immediato incremento. Con gli arrivi di Ilicic e Kurtic in un’unica mossa il Torino sistemerebbe per metà centrocampo e attacco, ma rimarrebbe comunque da completare l’operazione di rafforzamento, soprattutto nel reparto offensivo. Magari puntare su qualche altro nome, fosse anche meno suggestivo, potrebbe rinforzare ugualmente il reparto senza troppe rivoluzioni. Ad esempio se Ventura concedesse a Quagliarella di stazionare un po’ di più dalle parti dell’area di rigore avversaria senza sacrificarsi in lavori di copertura o dover recuperare palloni giocabili a centrocampo permetterebbe a Fabio di tornare a segnare con maggiore continuità. Al Torino più ancora di Ilicic servirebbe un regista che metta gli attuali attaccanti, rinforzati da chi dovrà sostituire Barreto e Larrondo, nella condizione di svolgere al meglio il proprio mestiere: segnare. Per Ilicic se ne potrebbe riparlare in estate.