Sarà servita la lezione?

“Ci hanno dato una lezione” così commentava Rubinho la sconfitta subita all'andata dai granata ad opera del Pescara. Due occasioni nel primo tempo per gli uomini di Lerda e poi una ripresa dove mollezza e confusione regnarono sovrane.
17.02.2011 18:01 di  Elena Rossin   vedi letture
Rubinho, portiere granata
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Rubinho, portiere granata
© foto di Federico De Luca

Amnesie su palle inattive, scarsa capacità di mantenere la concentrazione, nessuna reattività dopo lo svantaggio, squadra lunga con scollamento fra i reparti, troppa presunzione di poter con poco agonismo portare a casa la vittoria: erano state le gravi pecche del Torino. Sul fronte avversario, invece, erano prevalsi il coraggio nei propri mezzi, mentre i granata giravano al minimo, e la capacità di sfruttare gli spazi e le ripartenze. Questa lezione, per dirla con le parole del portiere granata, pare proprio che non sia stata assimilata alla luce del proseguo del campionato del Torino.
 

Ora si è arrivati all’ultima spiaggia e si deve affrontare proprio quella squadra che salì in cattedra e impartì gli insegnamenti base. Non per l’allenatore e neppure per i tifosi, ma per se stessi ognuno dei giocatori che scenderanno in campo sabato all’Olimpico dovrà dimostrare di essere un professionista e far tesoro degli schiaffoni presi e ripresi. Perché si sa che nel calcio a pagare per primi sono sempre gli allenatori, ma alla lunga anche i calciatori dopo stagioni sottotono al momento del rinnovo del contratto o alla stipula di uno nuovo trovano difficoltà a confermare ingaggi spropositati per il reale rendimento.
 

Contro il Pescara non viene richiesto ai calciatori l’impossibile, ma molto più semplicemente di essere concentrati e determinati nello sviluppare un gioco semplice fatto di palla a terra e passaggi precisi, con l’aggiunta di movimenti senza palla che smarchino gli attaccanti e li mettano nella condizione di centrare lo specchio della posta: insomma i fondamenti del gioco del calcio, proprio quelli che si insegnano fin dalle giovanili. Rammentando, e sono parole di Paolo Pulici dette a Nicola Balice e riportate su Tuttosport di domenica 13 febbraio scorso, “Ricordo ancora che Ussello (prima ala e poi allenatore del Torino, ndr) mi diceva che se fossi sceso in campo per divertirmi si sarebbero divertiti tutti quanti a guardarmi, se fossi sceso in campo arrabbiato avrei fatto incazzare tutti quelli che mi guardavano”.