Sanchez Mino ha la carica giusta per stupire: "Il Toro è una sfida e mi piace il calore dei tifosi"

05.09.2014 16:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sanchez Mino ha la carica giusta per stupire: "Il Toro è una sfida e mi piace il calore dei tifosi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Oggi presso la Sisport è stato presentato uno il numero 28 Juan Sanchez Mino. Un centrocampista eclettico che dirà la sua non solo in maglia granata ma nell'intero panorama calcistico italiano.

Con il suo già buon italiano ha cominciato con alcuni ringraziamenti: “Ringrazio la società e ai tifosi per come mi hanno accolto. Ho visto l’entusiasmo del popolo granata in ritiro, mi piace questo perché adoro il calore dei tifosi. Il campionato italiano è molto difficile, ci sono tante squadre che vogliono giocare un gran calcio, ma da parte mia c'è tanta voglia di fare bene".

Ventura con lui può contare su un giocatore che gioca in tutte le parti del centrocampo: "Gioco a destra, sinistra, al centro, ho fatto anche il terzino, per me parlerà il campo. Non sento pressione, i tifosi mi hanno accolto bene tanto allo stadio quanto fuori".

Riguardo alle sue origini italiane ha ricordato: "Da parte di mia madre, ho mia nonna che è spagnola e mio nonno che è di origine italiana, la società ha fatto tutto il possibile in questo periodo in cui attendevo il tesseramento, da parte mia mi sono sempre allenato. Un giocatore che ammiro molto? Camoranesi è stato un esempio, magari facessi io quello che ha fatto lui".

Sanchez Mino un giorno potrebbe dover scegliere la nazionale di appartenenza, ma al momento non ci ha ancora pensato: "Scegliere tra l'Italia o l'Argentina? Non so, al momento non ci ho pensato".

Non mancano gli elogi a Ventura: "Il mister trasmette la voglia di giocare, lavoriamo tutti per il gruppo. Mi ha parlato di cosa devo fare in campo. Il Toro mi ha dato la possibilità di giocare nel calcio italiano che per me è una nuova sfida, voglio farlo bene. Il Toro è una grande società e ha una grande tifoseria, sono molto contento di essere qui. In Argentina si sa che è molto legato al River, ma so che c’è molta storia in questa squadra”.