Sale la febbre da Europa League perché l’impresa è possibile

I granata affronteranno il Parma con lo stesso undici che ha battuto il Chievo. Il Torino conta su Immobile, Cerci e El Kaddouri per scardinare la difesa dei gialloblù. Cassano sorvegliato speciale.
10.05.2014 12:06 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Sale la febbre da Europa League perché l’impresa è possibile
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Domani il Torino scenderà in campo con la formazione tipo, facile prevedere che Ventura non cambierà, salvo problemi allo stato attuale imprevisti, l’undici iniziale che ha battuto il Chievo anche perché è un gruppo che nel tempo ha trovato un suo equilibrio che permette di sopperire alle assenze (Farnerud, Basha, Masiello e Pasquale) che hanno condizionato l’ultimo periodo. A Padelli, Bovo, Glik, Moretti, Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri, Darmian, Cerci e Immobile toccherà prendere le misure al Parma e batterlo per fare un altro passo avanti e avvicinarsi sempre più alla conquista dei preliminari di Europa League.

 

Poco importa che cosa faranno questa sera il Verona con l’Udinese, l’Inter e la Lazio e domani all’ora di pranzo il Milan con l’Atalanta perché il Torino sa benissimo che l’unico risultato utile è la vittoria, stesso discorso ovviamente vale anche per il Parma. La gara quindi sarà difficilissima perché granata e gialloblù hanno valori equivalenti, un’organizzazione di gioco consolidata e calciatori che possono fare la differenza. Nulla potrà essere lasciato al caso e nessun errore dovrà essere commesso.

 

I numeri dicono che per far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra Torino e Parma dovranno affidarsi ai giocatori che hanno maggiori qualità e la freddezza di saper dominare la situazione. La media dei parametri presi in considerazione da Panini Digital dalle due formazioni in questo campionato dice: possesso palla 26’:26’’ per il Torino e 25’:40’’ per il Parma; palle giocate 557,4 e 556,9; percentuale passaggi riusciti 69,3 a 65,6; percentuale protezione area 51,1 a 54,5; falli commessi 12,6 e 15,5; supremazia territoriale 09’:32’’ a 10’:30’’; angoli battuti 5,9 e 5,1; percentuale attacco alla porta 46,2 a 50,7; tiri nello specchio della porta 5,2 a 4,6; tiri totali 12,5 e 12,1; percentuale  pericolosità 51,3 a 50,2; giocate utili 101,1 e 103,5; goal fatti 1,5 e se si aggiunge anche i gol subiti 1,25 il quadro è completo.

 

Chiaramente la partita è da tripla, fare un pronostico è impossibile, come anche prevedere se la strategia di gara che adotteranno Ventura e Donadoni sarà più votata all’attenzione in fase difensiva per evitare rischi e sfruttare ogni occasione per colpire in contropiede che verrà concessa dall’avversario oppure se prevarrà il fatto che solo la vittoria conta e quindi tanto vale affrontarsi a viso aperto e ricercando il gol evitando, però, di commettere errori in fase difensiva che potrebbero compromettere quanto costruito in precedenza. Immobile, Cerci, ma anche El Kaddouri avranno il compito di mettere pressione al Parma, così come Cassano, Biabiany, Schelotto o Palladino, Parolo ed eventualmente Amauri, se giocherà, dovranno fare altrettanto con il Torino. Sfida nella sfida il confronto fra Immobile e Cassano che giocheranno anche per convincere Prandelli a convocarli per il Mondiale, sicuramente l’attaccante del Parma sarà il sorvegliato speciale da parte dei difensori granata. Immobile con ventuno gol, Cerci con tredici e El Kaddouri con cinque hanno collezionato trentanove reti, mentre Cassano dodici, Palladino tre, Amauri sei, Parolo otto, Biabiany cinque e Schelotto quattro per un totale di trentotto, una in meno e realizzate dal doppio degli uomini e non potranno essere tutti schierati insieme da Donadoni, mentre i tre granata saranno contemporaneamente in campo. Questa differenza e il punto in più in classifica devono essere fatti valere dal Torino perché l’impresa è ardua, ma possibile.