Ruben Perez: “Amo lavorare e aiutare quanto più possibile la squadra”
Il centrocampista si è presentato ai nuovi tifosi: s’ispira a Busquets e Xabi Alonso, ma anche a Pirlo. Del Torino conosceva già la storia per questo non ha esitato a venirci a giocare. L’obiettivo suo e della squadra è dare tutto per ottenere nuovi successi.
Che cosa l’ha spinta a venire al Torino?
“ero a conoscenza che il Torino è una società importante in Italia ed è una squadra che ha fatto la storia e quindi quando mi hanno prospettato l’opportunità di giocarci non ci ho neppure pensato un secondo e subito ho detto di sì”.
Conosceva già il Torino e la sua storia?
“Più o meno sì, so della tragedia di Superga avvenuta quando tornavano dopo aver giocato con il Benfica e che questo evento ha segnato tutti non solo i tifosi del Toro. In passato il Torino è stato un club molto importante, poi ha vissuto anni meno positivi e recentemente dopo essere stato in serie B è tornato in A e adesso tocca a noi far si che torni a vincere come un tempo”.
Quali sono le prime impressioni che ha avuto dell’Italia e dei nuovi compagni?
“I compagni mi hanno accolto bene, venendo da un paese straniero, anche se vicino, l’adattarsi è sempre un po’ complicato, ma questo vale per qualsiasi giocatore che per la prima volta viene in Italia. Poco alla volta, giorno dopo giorno, mi troverò sempre meglio”.
Quali sono le sue caratteristiche tecniche?
“Principalmente sono un lavoratore e cerco di aiutare il più possibile la squadra. Ho sempre giocato in posizione centrale davanti alla difesa, ma se il mister vorrà o avrà bisogno di mettermi in un altra posizione io sono disponibile a fare tutto ciò che serve alla squadra”.
Gli allenamenti sono simili o differenti a quelli che faceva nell’Ateltico Madrid?
“Per alcuni aspetti simili e per altri differenti. La condizione fisica qui è più importante rispetto alla Spagna, ma per il resto il calcio è simile in tutti i paesi e la cosa importante è che la palla viaggi veloce e che si corra”.
Il trentuno luglio giocherete l’Europa League i tifosi attendono questa partita da anni, voi calciatori come vi state preparando a questa gara?
“Ci stiamo preparando per farci trovare pronti per questa partita che è il primo impegno e per di più è molto importante per poter accedere all’Europa League vera e propia”.
La lingua italiana rappresenta per lei un problema nel parlare con l’allenatore e i compagni?
“No, l’italiano è un po’ complicato, però sto studiado la lingua e ci sono dei compagni che mi stanno aiutando, qualche parola riesco a capirla e spero presto di riuscire a parlare con tutti. Quando il mister mi parla lentamente lo capisco, ma sono qui solo da una settimana però confido di capire di più e farmi capire in breve tempo”.
C’è qualche giocatopre al quale s’ispira in modo particolare?
“Essendo spagnolo penso che il gioco del Barcellona rappresenti un modo di giocare al calcio che è stato molto importante per il mio paese. Sono due i giocatori ai quali m’ispiro Busquets e Xabi Alonso e se devo fare un nome di un calciatore italiano dico Pirlo”.
Sa che Pirlo gioca nella Juventus, l’altra squadra di Torino?
“Sì certo, ma faccio una netta distinzione fra le due squadre (ride, ndr)”.
Che cosa si sente di promettere ai tifosi del Toro?
“Non prometto nulla in particolare, se non che lavorero moltissimo e darò tutto per il Toro”.