Rodda e Marengo pronti ad aiutare Cairo
Tornano alla ribalta i Lodisti, coloro che salvarono il Toro dal fallimento del 2005 e poi fecero un passo indietro per lasciare spazio a Cairo. Ora che il Torino naviga in brutte acque si rifanno vivi con una conferenza stampa in cui mandano dei segnali a Cairo, non perchè si faccia da parte, ma per essere aiutato. Un po' lo stesso concetto che aveva espresso Rampanti la scorsa settimana: "Cairo va aiutato". Il discorso è sempre lo stesso, la società è carente, c'è bisogno di gente nuova in organico.
Così dice l’avvocato Marengo a Tuttosport: "Il discorso è molto semplice, anche se preferiamo, per il momento, non entrare nel dettaglio. È necessario fare una premessa doverosa: di questo Toro, sia io sia il dottor Sergio Rodda, ci riteniamo i creatori perché è grazie a noi se questa società esiste, dato che all’epoca del fallimento di Cimminelli noi creammo il lodo consentendo al Torino di iscriversi al campionato di serie B".
Dopo le dovute premesse Marengo ha continuato: "Ci dispiace constatare come la situazione del Torino sia assolutamente deficitaria, in tanti aspetti: che la classifica non faccia ben sperare è sotto gli occhi di tutti, ma non è questo il punto del discorso. Perché magari con qualche acquisto il Toro può anche risollevarsi, però i problemi sono anche di altra natura: ciò che ci fa maggiormente paura e ci lascia in una situazione di perenne preoccupazione è la totale mancanza di torinesità di questo club".
Pensiamo che la torinesità non sia la parte più importante della faccenda, visto che finora tutti i "ricconi" della città se ne sono letteralmente "sbattuti" del Torino. L'importante è che si costruisca una società solida, che poi il proprietario sia di Torino o Canicattì non è importante. Ma come mai quelli che vogliono bene al Toro escono tutti alla ribalta sotto elezioni? Non per niente tra pochi mesi ci saranno le elezioni regionali.