Red Bull e Torino: i pro sono soprattutto a livello commerciale
Un Torino tutto da bere. Potrebbe essere questo lo slogan della nuova avventura della nota bevanda energica in caso di acquisto della società granata. "L’operazione Red Bull-Torino verrebbe sicuramente apprezzata dal territorio a livello popolare, imprenditoriale e istituzionale. Di fronte a progetti seri e a lungo termine che riportassero la società granata ad alti livelli si verificherebbe una massima apertura anche nel panorama nazionale": questo è uno dei passaggi chiave, riportato dal Tuttosport questa mattina, dal punto di vista strategico-commerciale, con cui si avviava alla conclusione il dossier finito nelle mani del gran capo della Red Bull, due lunedì fa. Pedro Silva Nunes è uno dei top manager della Red Bull, uno di quelli che ha esposto il dossier che potrebbe collegare l'azienda austriaca ai colori granata. I pro all'entrata del marchio Red Bull nel mondo del calcio italiano sono molti, soprattutto a livello economico-commerciale: il calcio è un elemento importante della vita della popolazione italiana e potrebbe dare solo risalto alla bevanda, oltre che di rinnovazione di una squadra arrivata, forse, ad un punto morto.
Mateschitz (il proprietario, ndr) ha sfogliato il dossier esposto dal suo collaboratore e poi ha così sentenziato: "Sì, potrebbe davvero essere una buona idea. Vedremo in futuro. Nello sport adesso abbiamo altre priorità. La Formula 1, innanzitutto. E poi le altre squadre di calcio che già possediamo. Grazie: bel lavoro, Pedro".