Radonjic e il riscatto. Se recuperato può essere un'arma in più per la prossima stagione
Nemanjia Radonjic è un nuovo giocatore del Torino. O meglio, sarà ancora un giocatore del Torino, considerando la clausola che ha fatto scattare l'obbligo per il riscatto del cartellino. Una sicura plusvalenza, nel caso si volesse vendere, perché al netto di prestazioni al di sotto della sufficienza dopo il Mondiale (è stato però così anche per il ben più quotato Nikola Vlasic), il suo valore iniziale di due milioni di euro ora è quantomeno raddoppiato, secondo le quotazioni di transfermarkt. Ad ogni modo, entrato definitivamente a far parte del club a titolo definitivo, e con una nuova stagione a cui sarebbe bene pensare già adesso per evitare di trovarsi nuovamente da capo, Juric o non Juric, vale la pena cominciare a pensare a come recuperarlo definitivamente, perché la classe è indubbia, quando ha avuto voglia di farlo vedere. Il tecnico croato lo ha "punito" nel derby contro la Juventus, ma gli ha concesso subito un'altra possibilità contro il Bologna, e questa volta il serbo ha risposto positivamente, con un assist al bacio per il gol sbagliato da Vojvoda, e i tanti secondi preziosi fatti scorrere nel sempre pericoloso finale di gara. D'ora in avanti andrà gestito adeguatamente, perché sia per questa ma soprattutto per la prossima stagione potrebbe rivelarsi davvero un'arma in più.