Quella frase infelice della signora Cerci. Era riferita ad alcuni ds
La moglie di Alessio Cerci, Federica Riccardi, ha voluto fare chiarezza su quella frase che scrisse sui social all'indomani del passaggio del marito all'Atletico di Madrid, da dove cominciò la sua lenta parabola discendente nel mondo del calcio. Ovvero tutto andò al contrario di quanto previsto.
“Addio Serie A, andiamo nel calcio che conta”. Frase che fece infuriare e non poco i tifosi granata. E che si poteva evitare con il senno di poi.
A distanza di anni su Instagram la signora Cerci ha voluto precisare: “La mia frase era per alcune persone che non avevano nulla a che fare col Toro e che per mesi presero in giro Alessio con trattative e false promesse. Si parla di direttori sportivi. Ma nessuno ha mai voluto comprenderlo”.
Federica ha poi voluto aggiungere: "La persona che ha sofferto più di tutti è Alessio. Abbiamo pianto mesi perché il cuore ci ha sempre detto di restare. Al cuore si devono accompagnare i fatti, quelli che lui meritava più di chiunque altro in quella società. E la cosa più triste è che a lui sono stati negati. Ora non riapriamo polemiche inutili, è andata così. Però in questa storia le colpe sono un po’ ovunque”.
Un mea culpa che cambia di poco la sostanza. E' facile essere allettati da soldi e notorietà e pensare di entrare nel calcio internazionale per avere più fama. Così non è andata e dopo anni difficili, Cerci si trova a fine carriera all'Arezzo.