Prossimo campionato con un solo girone? Potrebbe essere un’idea
E’ tutto ancora in alto mare per quel che riguarda la possibilità di riprendere gli allenamenti nei centri sportivi e il tornare a giocare per concluder questo campionato. Ci sono ipotesi, ma tutto dipenderà dal Coronavirus. In molti non vorrebbero che il campionato terminasse congelato a prima della sospensione, anche per gli evidenti problemi ad assegnare scudetto e decidere posti per le coppe europee e chi deve retrocedere. Ma ormai siamo ad aprile e più passano i giorni e più la parziale attività dei giocatori da casa per mantenere una parvenza di forma peserà quando si tornerà alla normalità. L’indicazione è che ci vogliano almeno tre settimane di allenamenti a pieno ritmo prima di poter tornare a giocare. Ci sono ancora 12 turni da disputare e per alcune squadre 13, infatti, mancano le quattro partite rinviate della venticinquesima giornata Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Torino-Parma e Inter-Sampdoria.
Se alla fine si decidesse di giocare in estate, oltre il 30 giugno, si finirebbe per andare a stravolgere anche la prossima stagione che oltretutto deve finire in tempo utile per la disputa dell’Europeo che è stato rinviato di un anno, quindi, non potrebbe andare oltre il 23 maggio 2021. E’ vero che in questo periodo i giocatori si stanno riposando, ma se poi dovessero giocare in estate e con al massimo una breve sosta, diciamo due-tre settimane, riprendere per iniziare la nuova stagione comporterebbe che poi la tenuta atletica sia minore nella prossima stagione e questo indirettamente influirebbe anche su un maggior rischio di infortuni oltre che sulle prestazioni.
Un’idea allora potrebbe essere ridurre il prossimo campionato a un solo girone, quindi, senza il ritorno. E’ vero che ci sarebbe il problema relativo a dove far disputare le partite non essendoci più una in casa e una in trasferta, ma si potrebbe sopperire dividendo l’incasso fra entrambe le società. I tifosi dovrebbero sobbarcarsi qualche trasferta in più per seguire la propria squadra del cuore, però, ponderando bene dove far giocare le partite, forse, sarebbe il male minore e garantirebbe di più uno svolgimento a livelli superiori dal punto di vista delle prestazioni visto che ci saranno molte partite in meno. Bisognerebbe affrontare la questione dei diritti televisivi dimezzando il numero delle partite in campionato, ma con un numero inferiore di gare ognuna avrebbe un valore maggiore per quel che concerne il risultato e di conseguenza anche il suo valore commerciale aumenterebbe, infatti, di solito una merce rara ha un costo maggiore. Decidere per un campionato a un solo girone comporta studi di fattibilità, ma magari vale la pena farli poiché potrebbe risultare meno sconvenente di quanto si pensa a primo acchito.