Peres è guarito e Zappacosta va aiutato a evitare l’involuzione
La notizia che ieri Bruno Peres è tornato ad allenarsi regolarmente con i compagni è molto positiva perché significa che il brasiliano si è lasciato alle spalle la lesione di primo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra che lo aveva costretto a uscire all’ottantesimo della partita con il Chievo e saltare le successive con Palermo, Carpi e Milan. Oggi è difficile dire se domenica potrà giocare con la Lazio, ma le probabilità che sia in campo già mercoledì con il Genoa, nel turno di campionato infrasettimanale, e soprattutto il trentuno ottobre nel derby di giorno in giorno aumentano.
Se Peres è felice per la guarigione, Zappacosta un po’ meno perché l’infortunio del compagno gli aveva consegnato la maglia da titolare e adesso rischia di riaccomodarsi in panchina, infatti, prima della defezione forzata di Bruno aveva solo disputato uno spezzone di partita con la Sampdoria, era subentrato al 76’. In questo periodo Zappacosta non è riuscito a sfruttare al cento per cento l’occasione avuta. Con il Palermo era apparso un po’ poco propositivo e soprattutto nel primo tempo Ventura più volte aveva dovuto spiegargli quali movimenti doveva fare e spronarlo a prendere maggiormente l’iniziativa. Con il Carpi, premesso che tutta la squadra aveva giocato male e inevitabilmente perso, quasi sempre si era fatto saltare dall’avversario e in occasione del gol di Gabriel Silva non lo aveva fermato e Ventura al 73’ finì per sostituito con Martinez. Con il Milan ha agito soprattutto in fase difensiva eseguendo il compito senza particolari sbavature, ma non ha spinto a sufficienza in quella offensiva e anche in quest’occasione il mister decise di toglierlo al 72’ e mettere al suo posto Belotti. Il fatto che in due partite Zappacosta sia stato sostituito con attaccanti vuol dire, senza ombra di dubbio, che Ventura da lui vuole un apporto maggiore in fase propositiva, indubbiamente Davide ha caratteristiche più da terzino che da esterno, però deve assolutamente avere il coraggio e la forza di spingere agevolando la manovra d’attacco.
L’imminente rientro di Bruno Peres è importante per il gioco del Torino in particolar modo se il brasiliano sarà sugli stessi livelli di prima dell’infortunio e se avrà la stessa continuità, che nella scorsa stagione un po’ gli era mancata. Il miglior Peres relega inevitabilmente Zappacosta in panchina e questo potrebbe diventare un problema. L’ex atalantino è approdato al Torino in estate insieme a Baselli che subito si è inserito e imposto come uno dei migliori giovani presi nell’era Cairo eppure Daniele nella scorsa stagione non era titolare nell’Atalanta, mentre Davide aveva disputato ventinove partite in campionato delle quali ventisette da titolare con otto sostituzioni, due per infortunio, e solo due da subentrante. Che i due giovani siano di grande prospettiva lo dimostra il fatto che il Torino per aggiudicarseli in estate ha dovuto sborsare dieci milioni di euro più due di bonus e Zappacosta era stato valutato circa un milione più del compagno. Far sì quindi che Davide non entri in una fase involutiva è di fondamentale importanza tanto più che Bruno Peres è sempre al centro di chiacchiere, e anche qualche cosa di più, di mercato e Zappacosta è stato preso proprio pensando a una futura cessione del brasiliano.