Per il Toro battere la Juve non deve essere un sogno ma la realtà da conquistare sul campo
Il primo derby allo stadio Grande Torino, il primo derby con Mihajlovic, sinonimo di grinta e combattività, a guidare i granata, il primo derby dopo anni con il Torino che in classifica ha una posizione con vista sull’Europa, sono queste alcune caratteristiche della sfida tra Torino e Juventus di domenica pomeriggio. Premesse che fanno sognare il popolo granata e che gli fanno sperare in una partita maschia che terminerà con la vittoria. Il sogno e la speranza vanno bene per i tifosi, ma non devono appartenere ai giocatori che andranno in campo, per loro dovranno solo esserci consapevolezza nei propri mezzi e determinazione ad andarsi a prendere i tre punti.
Non ha importanza se la Juventus ha undici punti in più in classifica, in altre occasioni il divario è stato maggiore. Non ha importanza se ad arbitrare ci sarà Rocchi, magari dopo tre, su quattro che ne ha diretti, clamorosi errori nei derby fra Torino e Juventus, tutti a favore dei bianconeri (gol di Trezeguet partito in netto fuorigioco; gol di Amauri su lancio di Nedved che aveva fatto fallo su Rosina; espulsione sullo zero a zero di Glik per fallo su Giaccherini, ma il polacco aveva prima preso la palla e poi l’avversario), si riscatterà e non ne commetterà altri questa volta. Non ha importanza perché ogni derby è una storia particolare e unica.
Questo derby, il numero 192 in gare ufficiali fra campionati e coppe, potrà e dovrà segnare l’inizio di una nuova epoca per il Torino. La sfida che i granata devono porre a se stessi è non pensare al passato, ma concentrarsi sul presente perché mai come in quest’annata, escluso il periodo del Grande Torino e le epoche dell’ultimo scudetto, della finale della Coppa Uefa e della vittoria della Coppa Italia, hanno la possibilità di giocarsela alla pari e quindi di poter vincere. I tre punti permetterebbero al Torino di continuare a stare ben ancorato nella zona che conduce all’Europa, di riscattare la sconfitta con la Sampdoria e di presentarsi, la settimana successiva, di fronte al Napoli con autostima aumentata e la consapevolezza di aver fatto un passo in avanti nel diventare una squadra fra le più importanti d’Italia. Una grande occasione da non farsi sfuggire.