Per il Torino è meglio rinforzarsi con calciatori ibridi o che giocano in un ruolo specifico?
Le scelte dei giocatori da prendere che si fanno nella sessione di mercato di gennaio sono di solito mirate a colmare lacune nell’organico, sostituire chi purtroppo ha avuto infortuni che lo tengono fuori a lungo o chi ha chiesto di andare via oppure intervenire laddove la resa dei calciatori che ci sono non è stata soddisfacente. Per quello che si è visto in questa prima parte della stagione al Torino serve un secondo portiere poiché Berisha ha chiesto di essere ceduto per poter giocare visto che non trova spazio. Manca, come ha ripetuto più volte mister Juric, un centrocampista d’inserimento che aumenti qualità e forza in mezzo al campo e che sappia fare bene sia la fase difensiva sia quella offensiva. Un trequartista tenuto conto che ce ne sono tre titolari, Vlasic, Radonjic e Miranchuk, e ne serve un quarto perché Seck, Karamoh e eventualmente Ilkhan che ne sono i sostituti non sono all’altezza degli altri tre. E un centravanti perché Sanabria non segna abbastanza e forse è più adatto al ruolo di seconda punta piuttosto che di prima, però il Torino gioca con un solo attaccante, e Pellegri malauguratamente è spesso colpito da infortuni.
Nomi di potenziali rinforzi in tutti questi ruoli ne circolano, ma spesso si tratta di giocatori che possono agire in posizioni differenti, come João Pedro o anche Diego Rossi, che possono fare la punta oppure l’esterno d’attacco, e allora va capito se per il Torino è meglio prendere calciatori ibridi o che giocano in un ruolo specifico. Potrebbero essere valide entrambe le tipologie e di sicuro un giocatore che può essere utilizzato in più di un ruolo risulta conveniente poiché può risolvere più di un problema, ma è difficile che chi è così duttile sia ugualmente bravo in ogni ruolo che ricopre, a meno che si tratti di un calciatore top, ma il Torino non ha le risorse economiche per andare a prenderne uno di livello così alto e poi un top player non sceglie la squadra granata che non ha obiettivi di altissima, lottare per lo scudetto, e neppure di alta classifica, prime cinque posizioni.
La soluzione sarebbe quindi rinforzarsi con calciatori che giocano in ruoli ben specifici almeno per alcune posizioni quindi un vero centravanti e un centrocampista interno con le precise caratteristiche che chiede Juric. Giocatori ibridi semmai possono essere presi per altri ruoli. Le scelte che il Torino farà saranno indicative della volontà o meno di rafforzare veramente la squadra che comporta anche il puntare a un obiettivo ben preciso oppure accontentarsi di un campionato tranquillo, continuando con alti e bassi, che mira a valorizzare i giocatori che hanno del potenziale per, se sono di proprietà, poi venderli facendo plusvalenze oppure se sono in prestito tutt’al più riscattarli a fine stagione sempre che chi è stato rivalorizzato non preferisca andare altrove in club che hanno obiettivi di classifica superiore oppure che sia il Torino a non riscattare perché il prezzo è ritenuto troppo alto.