Pastorin: "Finalmente un derby che si preannuncia spettacolare, con il risultato in bilico"
Darwin Pastorin, scrittore e giornalista brasiliano, rientrato in Italia da giovanissimo, è circondato da granata, amici e famigliari, ma lui è juventino, super. Tuttavia la sua grande bravura e umanità, in un mondo che a briglie sciolte ama fare più gossip che notizia o commenti profondi, lo rendono simpatico, anche perchè, nella sua dolcezza nel raccontare le cose, non si è mai creato nemici. Come vivrà il derby Pastorin? "Intanto uno l'ho già vinto domenica in Brasile, in quanto il mio Palmeiras ha battuto il Corinthians". Poi è successo quel brutto fatto che sono stati ammazzati, anzi giustiziati, dei tifosi del Corinthians: "Fatto gravissimo ma il calcio qui non c'entrava nulla, perchè, almeno così dicono, pare ci fosse di mezzo il narcotraffico e non il calcio".
Che derby sarà quello torinese di domenica? "L'attesa è come al solito importante, si sente molto anche perchè per la Juventus potrebbe arrivare il quarto scudetto di fila. Però, mai come questa volta, il risultato pare essere in bilico. E' tornato il derby spettacolare che tutti si aspettavano, come ai bei tempi. Merito del Torino che, grazie a Ventura, è tornato a fare del buon calcio. Io tra l'altro lo vedrò, non allo stadio, con due cari amici granatissimi, Baricco e Berruto".
Pastorin ci tiene a fare un appello: "Gli sfottò vanno bene, ma non voglio sentire cori contro le tragedie che hanno colpito le due società. Per favore cori e striscioni di pessimo gusto lasciamoli fuori. Spero prevalga l'umorismo e l'allegria". Non possiamo che sottolineare questa frase e ricordarla a tutti.
Pastorin ci tene anche a parlare del Filadelfia: "Ho sentito dire che si farà, era ora. Nessuna squadra al mondo potrà mai emulare il Grande Torino ed è stata una vergogna terribile distruggere un monumento che, in ogni altro stato, sarebbe diventato un posto importante da visitare".
Pastorin è un grande estimatore di Ventura: "Uno dei migliori allenatori che ci sono in Italia, nemmeno io mi spiego come mai non abbia mai allenato delle big".
Alla domanda quale giocatore toglierebbe al Torino non ha dubbi: "Glik, un grande che segna pure".
Su Allegri è rimasto stupito: "In effetti ero scettico all'inizio, poi invece ha dimostrato di saperci fare senza mordere alle caviglie i giocatori come invece faceva Conte".
Infine un ricordo su Eduardo Galeano, lo scrittore e giornalista uruguagio che recentemente ci ha lasciato: "Eravamo amici, lui di me aveva detto che quando leggeva le mie cronache era come sentire messa. Ha scritto belle pagine di calcio, ma è stato soprattutto un personaggio che ha dato voce agli emarginati".