PASSATO e presente delle delizie granata

Da Meroni a Rosina i piedi buoni del Toro
01.09.2008 20:37 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.alessandrorosina.it
Capita a volte di cercare qualche video su Youtube e, come in un labirinto, ci si trova imbrigliati in immagini di ogni genere. Parafrasando il titolo di un celebre libro: “Va dove ti porta il cuore”, quasi per caso si scopre che Gigi Meroni è ancora vivo on line, dove si possono rivedere i suoi mitici brevi filmati. Capita che, riguardando le sue immagini di repertorio, ci si riesca ancora ad esaltare per il suo modo di giocare, la farfalla granata che sa sempre come volteggiare nell’aria, anzi su un campo di calcio. I campioni che non toccano terra, ma rincorrono la palla danzando tra un ciuffo d’erba ed un avversario da superare.
 
Capita di ricercare al presente qualcuno simile a lui, al grande Gigi, che gratificava l’occhio del tifoso con quei suoi dribbling esaltanti che nessuno riusciva a fermare e quei pallonetti precisi che si infilavano nel sette avversario. Ora probabilmente Meroni non potrebbe più giocare in quel modo perché sarebbe soffocato dalla tattica del calcio moderno, botte e gabbie di difensori ad ammazzare l’arte dei piedi buoni. Calcio fisico, dove Meroni sarebbe spesso stato buttato giù e lui, che proprio simulatore non era e mai lo sarebbe stato, avrebbe subìto senza fare baccano.
 
Si risale nel tempo e si ritrova un altro Gigi, questa volta Lentini, uno degli ultimi grandissimi talenti usciti dal folto vivaio granata. Lentini era uno spasso perché, anche a seguito di quello che divenne poi il Toro, è stato l’ultimo vero esteta della palla, dove era già in grado di praticare un calcio moderno, quello che adesso si gioca prevalentemente sulle fasce con giocatori tecnici e veloci. Lentini, che non rappresentava affatto il suo cognome, perché in realtà era velocissimo, faceva impazzire gli avversari a suon di dribbling e giochetti con le gambe.
 
Gigi è stato esaltante, ma come Meroni, la sua carriera è stata corta, a lui è andata meglio in quanto è ancora vivo, ma l’incidente di macchina bloccò in modo violento una carriera che l’avrebbe potuto portare a vincere forse anche un Pallone d’Oro.
 
In mezzo a questi campioni appena citati, possiamo credere che anche Rosina potrà ritagliarsi il suo importante pezzo di storia granata,con quel suo modo di giocare così tecnico e veloce, dove nelle ripartenze è un fulmine. Rosinaldo è stato un arcobaleno arrivato dopo il grosso temporale del fallimento granata. C’è sempre un ritorno al passato, quando arriva il giocatore di inventiva che fa correre la fantasia della gente. Rosina è un giocatore dalle caratteristiche antiche ma con la modernità dell’attaccante di razza, che sa smarcarsi e puntare l’avversario per ridicolizzarlo. Peccato che oggi il trequartista non sia più riconosciuto come tale e venga trasformato in una seconda punta. Personalmente non lo vedo adatto a rientrare, perché va lasciato libero di seguire il suo istinto. Con quei suoi piedi magici può sempre inventare il colpo a sorpresa.