Pagellone Torino, l’attacco VOTO 5,5. Pochi gol, soprattutto in trasferta per riuscire ad arrivare in Europa. I migliori per TG: per le reti Sanabria, ma in generale Miranchuk

16.06.2023 11:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin con dati transfermarkt.it e Lega Serie A
Antonio Sanabria
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Antonio Sanabria
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Nel calcio per vincere conta solo fare gol persino al di là delle prestazioni, è una banalità però non si può prescindere da questo e il Torino ne ha fatti 42 risultano quattordicesimo per prolificità. Rispetto a un anno fa le reti sono state inferiori anche se di poco, quattro, ed è di conseguenza lievemente peggiorata la prolificità, era tredicesima allora ed è quattordicesima adesso, seppure siano stati conquistati 3 punti in più dello scorso campionato però il piazzamento finale è stato lo stesso: 10° posto. La difficoltà a segnare ha vanificato in più partite la mole di gioco offensiva prodotta e le occasioni da gol create.  Su un totale di 446*** tiri 150*** sono stati indirizzati nelle porte avversarie, 169*** sono finiti fuori e 127*** sono stati respinti. La capacità realizzativa, rapporto tra gol e tiri, è stata del 9%***. Le sconfitte e i pareggi anche con squadre cosiddette alla portata, persino con quelle retrocesse, sono state la concausa, insieme ad alcuni  gol subiti che potevano essere evitati, di punti lasciati per strada. La difficoltà a segnare si è manifestata in particolar modo nelle partite in casa, infatti sono stati solo 15 i gol sui 42 totali con un rendimento da  retrocessione, i granata sono terzultimi alla pari della Cremonese e ha fatto peggio solo la Sampdoria con dodici. In trasferta invece con 27 reti il Torino in questa specifica classifica è sesto quindi ha un potenziale da approdo in Conference League. Il reparto in generale è stato in linea con il piazzamento finale che ha visto sì il Torino lottare fino all’ultimo per l’8° posto, ma che è rimasto fuori dalle coppe internazionali. Nel complesso il voto è 5,5.

VLASIC - E’ arrivato al Torino in prestito dal West Ham, per rilanciarsi, due giorni prima dell’inizio del campionato e non ha messo molto tempo nel comprendere ciò che gli chiedeva mister Juric arrivando ad essere considerato indispensabile, ma poi dopo il Mondiale ha avuto un grande calo, complice anche la distrazione mio fasciale del muscolo retto femorale della coscia destra che lo ha tenuto fuori per quattro giornate, tra il 20 febbraio e il 12 marzo, e poi quando è rientrato ha ancora faticato riprendendosi un po’ nell’ultimo periodo. Ha giocato 37 partite (34 in campionato e 3 in Coppa Italia) per un totale di 2981 minuti** e ha segnato 5 gol tutti in campionato, quattro nel girone d’andata, Cremonese, Atalanta, Lecce, Sampdoria e uno in quello di ritorno, Verona, e fornito 8 assist, 6 in campionato, a Miranchuk contro il Milan, a Radonjic nella gara con la Sampdoria, a Ilic in quella con la Lazio, a Sanabria nella partita con il Monza e due uno a Ricci e l’altro a Ilic in quella con lo Spezia. Altri due li ha fatti in Coppa Italia, uno al Cittadella per Radonjic e l’altro al Karamoh nella partita con la Fiorentina. Media voto di TorinoGranata.it: 5,97*

MIRANCHUK - Anche lui è arrivato due giorni prima dell’inizio del campionato e in cerca di maggiore spazio rispetto a quello che aveva nell’Atalanta, ma aveva la fortuna di essere stato allenato da Gasperini, il maestro di Juric, per cui conosceva la filosofia di gioco del mister e subito è riuscito a fare la differenza sbloccando il risultato nella partita con il Monza poi però si è infortunato, lesione tra primo e secondo grado del bicipite femorale della coscia destra, e ha dovuto saltare 6 partite, Lazio, Cremonese, Atalanta, Lecce, Inter e Sassuolo. Dopo qualche giornata si è rimesso in carreggiata e ha avuto prestazioni abbastanza costanti, anche se con qualche calo di tanto in tanto, e purtroppo sul finire di campionato si è rotto il mignolo del piede destro, riuscendo comunque a giocare le ultime tre partite. E stato il giocatore che più di tutti ha illuminato la manovra offensiva con giocate che alle volte sono risultate determinanti per l’economia del gioco, anche in partite nelle quali sembrava poco incisivo. Ha disputato 31 partite (29 in campionato e 2 in Coppa Italia) per un totale di 2273** minuti e ha realizzato 4 gol, tutti nel girone d’andata, Monza, Milan, Verona e Fiorentina, ha procurato un rigore nella gara con il Bologna trasformato da Lukic e sfoderato 5 assist, uno nel match con l’Udinese per Aina nella prima parte del campionato e quattro nella seconda, per Sanabria nella partita con l’Empoli, per Singo in quella con la Cremonese, ancora per Singo in quella con il Lecce, e per Sanabria in quella con la Salernitana. Media voto di TorinoGranata.it: 6,05* 

RADONJIC - E’ stato il secondo acquisto estivo, 7 luglio, prelevato in prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni, che sono scattate, dal Marsiglia che lo aveva mandato all’Hertha Berlino nella seconda metà della stagione 2020-21 e al Benfica nella successiva dove non era riuscito a imporsi. E quindi anche lui cercava il rilancio. All’inizio aveva fatto ben sperare grazie alla capacità di saltare l’uomo e di creare la superiorità numerica, poi però alti e bassi con il picco negativo nel derby di ritorno: subentrato a Karamoh al minuto 59 è stato sostituito al 76, dopo soli 17’, per aver fatto infuriare Juric poiché in ritardo su Chiesa in occasione del gol di Bremer e per altre giocate sbagliate. Poi però ha saputo riprendersi e anche decisamente bene, ma la lesione al retto femorale sinistro lo ha messo ko nelle ultime 7 partite. Ha giocato 30 partite (28 in campionato e 2 in Coppa Italia) per un totale di 1616 minuti** e ha segnato 4 gol due in campionato, Cremonese e Sampdoria (entrambi all’andata), e 2 in Coppa Italia, Palermo e Cittadella, e fornito 3 assist, uno a Lukic nella gara di Coppa Italia con il Palermo e in campionato a Pellegri nella partita con l’Udinese (andata) e a Sanabria in quella con il Lecce (ritorno). Media voto di TorinoGranata.it: 6,037*

KARAMOH - Preso dal Parma nell’ultimo giorno di mercato è arrivato destando un po’ di scetticismo e fino al girne di ritorno Juric lo ha utilizzato poco, anche perché all’inizio era in ritardo di condizione, ma Yann con il lavoro in allenamento ha saputo conquistare la fiducia del tecnico e poi quella dei tifosi sfoderando anche alcune prestazioni più che convincenti. Ha disputato con il Torino 23 partite (21 in campionato e 2 in Coppa Italia) per un totale di 749** minuti e ha realizzato 5 gol, 1 in Coppa Italia nella gara con la Fiorentina e 4 in campionato in quelle con Udinese, Cremonese, Juventus, e Spezia. Media voto di TorinoGranata.it: 5,82* 

SECK - Era arrivato nella seconda metà della stagione precedente dalla Spal, ma è ancora un po’ acerbo per la Serie A, l’impegno non gli manca però non sempre sceglie la giocata migliore. Juric lo ha utilizzato il più delle volte da subentrante e anche quando ha indossato la maglia da titolare è sempre stato sostituito. La sua miglior prestazione nella gara con la Fiorentina contribuendo alla vittoria finale: ha attaccato la profondità quando ne ha avuto l’occasione, è stato dinamico e si è sacrificato per la squadra soprattutto nel secondo tempo. Ha giocato 22 partite (19 in campionato e 3 in Coppa Italia) per un totale di 635’ minuti**. Media voto di TorinoGranata.it: 5,77*

SANABRIA - Ha segnato 12 gol, il suo record personale in uno steso campionato, e da gennaio in poi è risultato una della punte migliori della Serie A con 10 reti, anche se non sempre è preciso sotto porta. Dal 28 febbraio, gara con la Juventus, ha poi cominciato a segnare regolarmente una partita sì e una no, ma si è fermato sul più bello nell’ultima contro l’Inter quando il Torino si giocava l’ultima chance per l’8° posto, Cordaz con una grande parata gli ha negato il gol, ma lui poi non è stato abbastanza preciso nel concludere e Dumfries, dopo una smorzatura, ha recuperato la palla, si è fatto chiudere da de Vrij sul lancio lungo di Linetty e in fine da pochi passi non ha sfruttato un ottimo pallone recapitatogli da Schuurs. Per carità una partita storta può capitare, ma è successo proprio in quella più importante della stagione. Ha dimostrato di non saper solo far giocare bene la squadra sapendosi anche sacrificare e adesso lo attende la sfida più dura: sapersi ripetere. Ha disputato con il Torino  36 partite (33 in campionato e 3 in Coppa Italia) per un totale di 2679** minuti. Ha segnato 12 gol, tutti in campionato a Monza, Napoli, Salernitana (andata e ritorno), Empoli, Cremonese (su rigore), Juventus, Lecce, Sassuolo, Atalanta, Monza e Fiorentina, e confezionato 4 assist, sempre tutti in campionato, a Miranchuk nella gara con il Monza, a Karamoh in quelle con Bologna e Spezia e a Vlasic nella partita con il Verona. Media voto di TorinoGranata.it: 5,82*

PELLEGRI -  Ha indubbiamente l’istinto del bomber, ma i problemi fisici lo hanno condizionato e deve imparare a gestire un fisico che per il ruolo è strutturalmente perfetto. I suoi 22 anni gli consentono margini di miglioramento perché come dice Juric suo mentore, lo fece esordire in Serie A ai tempi del Genoa a 15 anni e 280 giorni, “può diventare un top player, ma deve migliorare in tutto: nella visione della palla, nel calciare con il piede sinistro, nei movimenti e nella gestione delle situazioni”. Ha giocato 21 partite (18 in campionato e 2 in Coppa Italia e anche 1 con la Primavera) per un totale di 620’ minuti**. Ha realizzato 4 gol, in campionato, uno all’Udinese e uno alla Sampdoria e 2 in Coppa Italia, Palermo e Cittadella, e sfoderato 1 assist a Radonjic nella partita d’andata con l’Atalanta. Media voto di TorinoGranata.it: 5,96*

EDERA - Non rientrava nei piani tecnici e il 31 gennaio è stato ceduto al Pordenone. Con il Torino non ha mai giocato. Fino al 17 settembre, a causa di un infortunio al ginocchio, è stato indisponibile poi ha ricevuto la convocazione per la gara con il Napoli, ma è rimasto in panchina, in seguito era in ritardo di condizione, fino al 15 ottobre, e poi non è più stato convocato. Media voto di TorinoGranata.it: senza voto 

*Nelle partite con ingressi dal 75’ in poi la prestazione è stata considerata non giudicabile, a meno di errori clamorosi o di giocate eccellenti e determinanti.
**Dati transfermarkt.it
***Dati Lega Serie A