Okaka e Cigarini non sono sfumati e i big del Toro non sono stati venduti
Insite il Napoli per Darmian, c’è un forte interessamento per Glik da parte del Galatasaray, Maksimovic non dispiace alla Fiorentina e Peres ha estimatori. Tutto vero, però per il momento i quattro sono giocatori del Torino. E’ molto probabile che un paio di loro saranno ceduti, lo si sapeva da tempo, quindi mettersi l’anima in pace e confidare che Cairo sia abile, come ha dimostrato in passato, nelle trattative in modo da ricavare il massimo dalle vendite e che quanto guadagnato sia reinvestito con lungimiranza. E’ indubbio che se a dire addio al Torino fossero Maksimovic e Peres sarebbe più semplice sostituirli, però è possibile farlo anche con Darmian e Glik. Tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile e le cessioni di Cerci e Immobile l’hanno dimostrano.
Capitolo entrate. Okaka chiede un ingaggio di 1,2 milioni di euro e la Sampdoria ne vuole cinque per cederlo, Cigarini è stato valutato dall’Atalanta allo stesso prezzo del blucerchiato e il suo stipendio attuale si aggira attorno agli 800 mila euro. Per i cartellini dei due giocatori il Torino vuole spendere meno non più di quattro per Okaka e 3-3,5 al massimo per Cigarini, mentre l’ingaggio richiesto dall’attaccante sfora il tetto granata che è sugli 800-850 mila euro più eventuali bonus, è in linea, invece, lo stipendio del centrocampista. Che tra domanda è offerta ci sia differenza è normale: di solito si chiede un po’ di più in modo che nel corso della trattativa ci sia un margine per scendere e trovare un accordo, poi se c’è qualcuno che senza battere ciglio dà ciò che è richiesto l’affare si conclude velocemente. Qualcuno può inserirsi e soffiare Okaka e Cigarini al Torino? Ovviamente sì, ma potrebbe anche non succedere e poi dovessero non arrivare in granata calciatori di equivalente valore ed esperienza si trovano.
I tifosi non si facciano prendere dall’ansia per ogni notizia, o presunta tale, che appare. Un interessamento da parte del Torino per un giocatore non è detto che si tramuti in trattativa e ogni contrattazione può concludersi in breve tempo o saltare, passando per una fase, più o meno lunga, di stallo. Anche sul fronte cessioni offerte al club granata e accordi presi con i giocatori o i loro procuratori non significa che automaticamente il calciatore sia venduto. Calma, sangue freddo e nervi saldi. Ricordarsi sempre che il Torino per acquistare un giocatore non spende più di 3,5-4 milioni di euro, è accaduto che con un prestito oneroso per una stagione e acquisto del cartellino successivamente si sia arrivati a 5-6, in casi eccezionali anche 7-8 e che c’è un tetto per gli ingaggi che non supera bonus compresi 1-1,1 milioni di euro, emolumenti che molto difficilmente sono concessi, la media è sui 500 mila euro. Queste cifre sono granitiche, quindi giocatori che non rientrano in questi parametri economici non arriveranno al Torino. Cairo potrebbe fare eccezioni, certo, ma è illudersi che deroghi. Altra cosa che va rammentata è che quando il Torino prese Darmian, Glik, Padelli, Moretti, Maxi Lopez, Quagliarella, Cerci e Immobile in molti pensarono che si trattassero o di giocatori scommessa o di vecchietti sul viale del tramonto o di flop annunciati e invece il campo ha detto tutt’altra cosa. Ci vuole un po’ di fiducia mantenendo, però, sempre vigile l’attenzione, la maglia granata e i tifosi del Toro meritano massimo rispetto.