Ogbonna: "Gli elogi? Penso solo a migliorarmi"

Il difensore granata manda i saluti a Novellino per un pronto riscatto da allenatore
27.10.2009 17:08 di  Marina Beccuti   vedi letture
Ogbonna: "Gli elogi? Penso solo a migliorarmi"
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© foto di Federico De Luca

Angelo Ogbonna, voce bassa dal leggero accento romano, nato a Cassino da genitori nigeriani, è il pezzo pregiato di questo Toro targato Colantuono. E' un difensore centrale di notevole stazza e buone doti tecniche, per cui ha gli occhi puntati addosso da parte di alcuni club importanti (Manchester City e Arsenal). Potrebbe essere il nome forte del prossimo mercato e chissà che non diventi il tormentone estivo stile Dzemaili (ha le ambizioni per puntare in alto, sperando che sia il Toro a fargli fare il salto di qualità). In questo momento il giovane Ogbonna incassa gli elogi, ma pensa solo a diventare più bravo e solido in campo.

"Per quanto mi riguarda tutte queste vicende non le ho sentite, le ho solo lette. Certo sono contento di quello che scrivono, più di tutto mi interessa quello che faccio in campo, in quanto mi metto sempre a disposizione della squadra. I miei margini di miglioramento sono ancora tanti, cerco di apprendere anche molto in altri ruoli, per essere più duttile in campo. Per migliorarmi lavoro molto sulle diagonali e soprattutto sulla concentrazione. Il mio obiettivo è quello di dare sempre di più, poi è chiaro che in campo non ci sono solo io, in quanto molto dipende anche dalla squadra".

Colantuono non smette mai di elogiarlo: "Mi fa piacere la sua stima e lo ringrazio, io accetto tutti i suoi consigli, applicandomi, leggo dei suoi complimenti sui giornali e il mister cerca sempre di mettermi a mio agio. E' normale che poi mi riprenda se sbaglio qualcosa".

Venerdì il Torino, sconfiggendo la Reggina, ha accelerato l'esonero di Novellino, Ogbonna ha bei ricordi del tecnico di Montemarano: "Mi dispiace per la sua vicenda perchè lo reputo un ottimo allenatore e mi ha trasmesso moltissimo, sia sul campo che a livello umano, per noi giovani è stato importante. Ci ha sempre stimolato a fare di più, anche lui puntava molto sulla concentrazione. Purtroppo non sono riuscito a salutarlo prima della partita, colgo adesso l'occasione per farlo e gli auguro che possa tornare ad allenare presto".

Il giovane difensore granata ammette che parte del merito della sua crescita è stato Crotone, dove è andato a farsi le ossa: "Quell'esperienza mi ha insegnato molto, soprattutto sull'aspetto umano. Giocare tra i professionisti inizi a vedere il calcio come un lavoro, mentre nel settore giovanile si vive più di sogni e piccoli traguardi".

Mourinho ha attaccato i giovani che pensano solo alla bella vita (prendendo spunto da Balotelli), Ogbonna che è un tipo tranquillo e posato ha la sua idea: "Ogni giovane ha il suo carattere, dunque non sono tutti uguali. Per me Mourinho può dire quello che vuole. Io non mi sento tra coloro che lui ha citato".