Nuovo scatto per l'ottavo posto: poker storico allo Spezia, oggi Juric 'tifa' Lecce
Spettacolo granata al ‘Picco’, il Toro dilaga a La Spezia e torna all’ottavo posto (insieme alla Fiorentina) a +1 sul Monza. Il 4-0 vale anche la storia, perché era da quasi un secolo che la squadra non infilava un poke di successi esterni senza subire nemmeno un gol. L’autogol di Wisniewski apre la gara, nella ripresa i ragazzi di Juric dilagano con le reti dei gioielli di centrocampo, Ricci e Ilic, e con la firma finale di Karamoh a tempo scaduto. Un dominio durato 90 minuti, con Milinkovic-Savic che non ha rischiato nulla e il Toro che ha letteralmente divorato un avversario che si giocava tantissimo in chiave salvezza. Dagli spalti, però, sono piovuti insulti razzisti per Juric, tanto che l’arbitro Guida ha sospeso la gara per qualche istante durante il primo tempo. “Uno pensa di non reagire per non fare casino ma dopo un po' diventa spiacevole – la denuncia del croato – e l’arbitro è stato bravo, dopo è diventato più tranquillo”. Il suo Toro, invece, lo fa sorridere e godere: “Stiamo crescendo come gioco e come idee, è da tanto tempo che stiamo facendo bene e anche fisicamente siamo freschi e puliti – esulta Juric – e adesso penseremo all’Inter”.
Al fianco del Lecce
Oggi alle 15 i granata si piazzeranno davanti al televisore per tifare Lecce: serve un aiuto dai giallorossi per fermare il Monza, Juric spera in un favore dal collega Baroni per presentarsi all’appuntamento contro l’Inter con il destino nelle proprie mani. “Vedremo anche con gli altri risultati come andrà, noi abbiamo tanta voglia di vincere davanti ai nostri tifosi perché è da un po’ che non ci riusciamo – il pensiero del tecnico – e l’ottavo posto sarebbe sicuramente la ciliegina sulla torta”. E ci crede anche Ricci: “Il mister ci ha sempre detto di crederci, noi faremo il massimo – le parole del centrocampista – e vedremo se alla fine arriveremo in Europa: ci giocheremo tutto nell’ultima partita con le nostre qualità”.