Non si vede luce in fondo al tunnel: l’impostazione del mercato del Torino resta troppo vaga

03.06.2022 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vagnati e Cairo
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Vagnati e Cairo
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Dalla cessione di Bremer al che farà Belotti, passando per i giocatori in uscita dagli stipendi elevati, Izzo, Zaza e Verdi, a chi è accostato al Torino, JoãoPedro, Solomon, Dovbyk, Pinamonti, Petagna, Dimarco, Gollini, Meret, Cragno, solo per citare i più gettonati, senza dimenticare i riscatti di Mandragora e Praet e l’interesse che possono suscitare in altri club i vari Lukic e Singo, di giocatori in entrata o in uscita se ne parla eccome, fiumi di parole e d’inchiostro, ma al momento nessuna trattativa concreta, in linea con il fatto che il calciomercato aprirà ufficialmente i battenti il 1° luglio. Non che altre squadre stiano facendo chissà che cosa, ma la sensazione è che in casa Torino si stia nell’incertezza che porta al navigare a vista più che aver impostato le linee guida del mercato estivo, che dovrebbe portate al consegnare, il più presto possibile, a mister Juric una rosa rafforzata in modo da passare dal 10° posto del campionato da poco concluso a lottare per il 6° che garantisce l’approdo alla Conference League.

Sia ben chiaro non si sta dicendo che il direttore tecnico Vagnati o il presidente Cairo non stiano lavorando per risolvere tutte le questioni in essere in entrata e in uscita, ma si ha l’impressione che manchi un budget iniziale adeguato per bloccare i giocatori funzionali al gioco di Juric in attesa dei soldi che arriveranno dalla cessione di Bremer che dovrebbero incrementare il gruzzolo. Il mercato del Torino però sembra troppo legato a quanto sarà incassato dalla vendita del cartellino del difensore centrale, vendita che poi andrà a finanziare gli ingressi che quindi ne saranno condizionati. Tutto questo può portare ugualmente ad allestire una rosa adeguata agli obiettivi, ma potrebbe anche non farlo. E al contempo c’è il rischio che non si consegni a Juric per il raduno, forse slitterà di sei o sette giorni e sarà il 9 oppure il 10 luglio, un gruppo da forgiare sin da subito, più calciatori chiave saranno nuovi più tempo ci vorrà all’allenatore per lavorare, in modo da arrivare all’inizio del campionato, sarà il 13-14 agosto, con una squadra che ha delle certezze.
Sinceramente si spera che le sensazioni che si hanno siano errate e che presto si possa parlare di giocatori presi in modo da pensare concretamente al Toro che verrà.