Nkoulou-Roma, ci risiamo. Le cinque possibili contropartite
Valutazione del cartellino da parte del Toro in linea con quella degli osservatori esterni, i 12 milioni di euro cash che porterebbe nelle casse granata la cessione alla Roma di Nicolas Nkoulou rappresenterebbe una notevole plusvalenza, rispetto agli appena quattro investiti dal Toro per prelevarlo a titolo definitivo dal Lione. Il 30enne difensore camerunese, al di là della crisi della scorsa estate, si è indubbiamente ritagliato un ruolo da leader al Toro, con qualità calcistiche e umane che il giocatore si sente in grado di riproporre in un contesto che, bisogna ammetterlo, risulta al momento di maggior prestigio e respiro internazionale.
Ma il prossimo calciomercato, lo si è detto in tutte le salse, sarà una sessione fatta soprattutto di scambi. E, qualora il Toro si trovasse di fronte a un nuovo aut-aut da parte di Nkoulou, con gli stessi giallorossi all'altro capo, l'ipotesi di portare a casa, in cambio dell'ex-Marsiglia, un giocatore giallorosso più conguaglio, o magari persino una coppia di atleti, potrebbe prendere piede. Di seguito, i cinque papabili che potrebbero lasciare la capitale e approdare all'ombra della Mole
JUAN JESUS - Classe 1991, ventinove anni appena compiuti, una propensione a coprire tutti i ruoli del versante di centro-sinistra in assetti difensivi sia a tre sia a quattro. Altalenante il suo rendimento in quattro stagioni di Roma, l'ex-Inter è già stato accostato al Toro più volte, sia in era Mihajlovic, sia come cavallo di ritorno per Walter Mazzarri, che lo allenò in neroazzurro, in quella che resta finora la sua miglior stagione nel calcio italiano. Nel Belpaese da ormai otto anni e mezzo, il difensore mancino, vicino alla solita Fiorentina lo scorso gennaio, seguito ora da club russi e turchi, oltre che dal Bologna del succitato Miha, può rappresentare una buona alternativa, in termini atletici e d'esperienza, ancorché con piedi complessivamente meno educati, a Nkoulou. Contratto in essere fino al giugno 2021, valore di mercato pari a 4 milioni di euro. Appena sopra il salary cap l'ingaggio annuo, di 2 milioni e 200 mila euro, ma tutto considerato un accordo a circa mezzo milione in meno, a fronte di un contratto a lungo termine, non sarebbe irrealistico.
Mert CETIN - Altra suggestione interessante, qualora il Toro volesse andare alla radice e rimpolpare il roster difensivo passando direttamente dallo scambio con la Roma. Arrivato in Italia la scorsa estate, con speranze di titolarità, il 23enne centrale turco, più stopper classico rispetto al succitato Juan Jesus, si è scontrato con la dura realtà di una concorrenza di primissimo piano, a partire da un ritrovato Chris Smalling. Contratto in essere con la Roma ancora valido fino al giugno 2024, il classe '97 ha già manifestato un certo malcontento, e le sirene che lo richiamano verso la madre patria, sponde Galatasaray e Fenerbahçe, si fanno assordanti. Qualora però Cetin ritenesse meglio proseguire l'avventura in Serie A, ancorché lontano da Roma, un Toro in fase di ristrutturazione potrebbe rappresentare il contesto giusto. Scesa a un milione e 600 mila euro, rispetto ai tre spesi dai giallorossi meno di un anno fa, la sua valutazione di mercato; possibile il prestito con diritto di riscatto.
Diego PEROTTI - Vecchio pallino di Cairo, per il quasi 32enne fantasista d'attacco l'addio alla Roma è pressoché scontato in ogni caso. E ripercorrere le orme degli ex-compagni di squadra e di reparto Ljajic e Iago Falqué, approdando all'ombra della Mole, potrebbe rappresentare la scelta giusta per un giocatore che, al momento, difficilmente potrebbe puntare a un minutaggio elevato tra le file di una compagine dei quartieri alti di uno dei principati campionati europei. L'ostacolo più grande, a meno che le pretese di El Monito non calino, sarebbe rappresentato dall'ingaggio: 3 milioni di euro stagionali, che però difficilmente, ora come ora, gli verrebbero proposti, destinazioni "esotiche" a parte. Intorno a 6 milioni di euro la valutazione del cartellino, con un solo anno di contratto residuo.
Alessio RICCARDI - A lungo cercato anche dalla Juve, che la Roma sacrifichi il mediano classe 2001, tra i principali talenti del vivaio giallorosso, in assoluto uno dei più brillanti fra i suoi coetanei nostrani, in un affare non di primissimo piano, appare prospettiva abbastanza ardua. Tuttavia, i capitolini potrebbero essere indotti a mandare Riccardi ad acquisire esperienza, cedendolo a titolo definitivo e mantenendo un diritto di recompra come formula più plausibile. E un centrocampo quasi interamente da costruire ex novo, come quello granata, rappresenterebbe, a tale scopo, un contesto potenzialmente florido.
Gonzalo MONTIEL - Certo, l'affare col River Plate è tutt'altro che concluso, e la concorrenza da oltre confine è significativa (Siviglia, Valencia, West Ham). Tuttavia, qualora la Roma concludesse, e portasse in Italia il 23enne terzino destro argentino, nel giro della Selección, Montiel potrebbe essere girato al Toro per un primo anno in Serie A. Ipotesi minoritaria, considerato che la Roma, i laterali, li cerca per tenerseli, una volta piazzati a titolo definitivo i vari Florenzi, Karsdorp, forse anche Bruno Peres. In alternativa, un approdo di Nkoulou in giallorosso per altre vie potrebbe includere un'azione capitolina in direzione di una corsia preferenziale riservata al Toro, magari con opzione d'acquisto conservata dalla Roma, in vista di un'ulteriore crescita del giocatore.